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Seed 2023 Festival internazionaledi architettura

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Evento

Perugia – Assisi

Festival internazionale di architettura

24-30 Aprile 2023

DAL DATASPACE SULLO STATO DI SALUTE DEL PIANETA ALLA PROGETTAZIONE SOSTENIBILE.
AL FESTIVAL SEED 2023 GLI ARCHITETTI DI BIG E GLI STUDIOSI DELL’ANTARTIDE
INSIEME PER NUOVE STRATEGIE CONTRO IL CLIMATE CHANGE

Perugia | Assisi
24-30 aprile 2023

La pubblicazione del dossier dell’Onu, il sesto rapporto di valutazione dell’Intergovernmental Panel on Climate Change (Ipcc), è l’ultimo prima del 2030, anno indicato dall’Accordo di Parigi per raggiungere la diminuzione delle emissioni del 45%: il 79% di questa crisi deriva dai combustibili fossili.  Come invertire la rotta? E quale ruolo possono avere i progettisti nel disegno di un vero cambiamento delle nostre abitudini, cioè dei nostri modi di vivere, abitare, produrre, muoverci?

L’esperienza internazionale di Tore Banke, direttore della sostenibilità di Bjarke Ingels Group (BIG), un dataspace fisicoe digitale curato da Sheldon.studio, per una esplorazione della realtà in cui viviamo attraverso dati oggettivi e la testimonianza di Massimiliano Catricalà, che per due volte ha ricoperto per l’Enea il ruolo di Station Leader della Base Antartica italo-francese di Concordia, tra i contributi del Festival Seed, in programma tra Perugia e Assisi dal 24 al 30 aprile 2023. La manifestazione sarà l’occasione di confronto e dibattito intorno a questi temi, per dare risposte concrete su come emettere meno emissioni, ma anche su come assorbirne di più, facendo leva sul design e l’architettura e prendendosi cura dell’ambiente marino e forestale. 

LA RISPOSTA DELL’ARCHITETTURA INTERNAZIONALE ALLA CRISI CLIMATICA
Tore Banke, esperto di design computazionale, responsabile dello sviluppo e dell’esecuzione delle strategie di sostenibilità dello studio internazionale BIG, partirà dai dati per arrivare alla progettazione sostenibile, a partire dall’analisi delle prestazioni degli edifici, con riferimento alla luce diurna, all’energia, al comfort esterno, al clima interno, al vento e alle precipitazioni. Al centro il focus sul Life Cycle Assessment a partire dalla ricerca sui materiali e con riferimento alle linee guida globali per la certificazione della sostenibilità. L’applicazione si vede nei grandi progetti dello studio come Google HQ in California, Mars City a Dubai, Hopkins Student Center a Baltimora, The Plus in Norvegia, Oppo R&D HQ in Cina e Toyota Woven City in Giappone. 

LA CASA DEI NUMERI PER LA SALUTE DEL PIANETA
Matteo Moretti, pluripremiato designer e docente al Master in Data Design dell’Elisava e al Master in Eco-Social design della Libera Università di Bolzano, allestirà con Sheldon. Studio una Data Room all’interno di Seed. La stanza dei numeri sarà un luogo immersivo dove entrare in relazione con i dati sullo stato di salute del pianeta. Cinque gli indicatori sui quali i partecipanti potranno riflettere. «La Data Room – spiegano gli organizzatori del festival – è la declinazione fisica di uno spazio informativo più ampio e longevo, che abbiamo chiamato dataspace e che sarà sempre fruibile anche on-line sulla piattaforma digitale di Seed, a cui tutti possono iscriversi (www.seed.360.org). Un luogo che vivrà di vita propria sia durante che dopo il festival, servendo da monitor e monito per le azioni future; un vero e proprio digital common al servizio di tutte le persone che hanno a cuore il pianeta». 

I RACCONTI DALL’ANTARTIDE DELLA SPEDIZIONE ITALIANA
Lo studioso Massimiliano Catricalà racconterà al festival gli esiti delle ricerche scientifiche compiute da un gruppo internazionale di studiosi che indagano, tra le altre questioni, le conseguenze del riscaldamento globale in Antartide, analizzando il plancton, la fauna locale e il pack, ma anche le difficoltà di vivere in isolamento per lungo tempo e affrontare i quattro mesi di buio totale.  Catricalà sarà presente giovedì 27 aprile, dalle 12 alle 13, con un intervento dal vivo che seguirà la proiezione del video “Abitare il ghiaccio”, della serie di contributi di Seed 360, in cui Massimo Roj, fondatore e amministratore delegato di Progetto CMR, la glaciologa Elena Motta e Silvia Minutolo, consigliera di InArch Piemonte, discuteranno da punta Helbronner, sul Monte Bianco. Seed360 è una serie di contributi visivi che unisce semi di pensiero, raccolti con una speciale tecnica di ripresa nei più diversi e suggestivi angoli del pianeta per portare testimonianza di una visione a 360 gradi del suo stato di salute. Da Genova a Oslo, da Macerata a Copenaghen passando per il Monte Bianco, tutti i contributi sono stati girati in luoghi speciali con una telecamera panoramica stereoscopica, posta al centro di un tavolo rotondo disegnato per l’occasione da Michele De Lucchi. Attraverso diffusi visori 3D, è possibile una partecipazione immersiva in modalità metaverso.

Il festival umbro, progetto vincitore dell’avviso pubblico Festival Architettura – II edizione, èpromosso dalla Direzione generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura.

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