Nel 2023 la fotografa Francesca Tilio immagina spazi di formazione e ricerca nel mondo dell’arte contemporanea e della fotografia in particolare. Grazie al supporto di ACCA Academy nasce ACCA Fotografia, attiva in tre momenti dell’anno con seminari di carattere diverso. “Passeggeri” è il titolo della sua seconda edizione, un progetto per il territorio e le persone che lo vivono, un percorso di formazione e condivisione di linguaggi, racconti, visioni. Il partenariato sviluppato con la libreria Gira e Volta porta successivamente a una naturale riflessione circa il rapporto tra la fotografia e il libro e dà vita al desiderio di costruire un percorso più significativo e articolato.
L’incontro naturale è con The Passenger, la collana di libri-magazine pubblicati da Iperborea, che racconta attraverso inchieste, reportage, saggi e fotografia la vita contemporanea di un luogo e dei suoi abitanti. L’obiettivo è quello di costruire uno spazio di riflessione ed esperienza sui temi della fotografia autoriale, della scrittura e della forma grafica, che diventino opportunità per ciascun partecipante e valore per il territorio che ciascuno abita. The Passenger è oggi una collana di culto che raccoglie inchieste, reportage letterari e saggi narrativi che formano il ritratto della vita contemporanea di un paese, una città, un luogo e dei loro abitanti. L’intento è costruire un percorso unitario che, nei diversi linguaggi, vada a comporre un contesto unico, capace di una narrazione omogenea e completa.
Così, nel cuore storico della città di Jesi, tra giugno e novembre, passeggeri provenienti da tutta Italia, guidati da docenti appassionati, hanno tracciato la rotta di viaggi immaginati. “Come si fa una rivista” è il titolo del primo laboratorio a cura di Cristina Gerosa, direttrice editoriale di Iperborea, e Marco Agosta, editor The Passenger. I fotografi Francesco Merlini, photo editor dell’agenzia fotografica internazionale Prospekt, e Francesco Giusti hanno animato il secondo laboratorio, toccando i temi della narrazione per immagini e del reportage fotografico. L’ultima tappa è stata guidata da Davide Di Gennaro, art director dello studio Tomo Tomo, ed Edoardo Massa, scriber e illustratore. Un laboratorio di grafica editoriale e illustrazione, un viaggio immaginato attraverso i temi del cibo, della musica, della politica e dello sport.


“Passeggeri” traccia un percorso popolato da speciali compagni di viaggio: l’Associazione culturale Sandro Paradisi, la Fondazione Cassa di Risparmio di Jesi, la libreria Gira e Volta, la Confartigianato Imprese Ancona-Pesaro e Urbino, KAR movimenti creativi, l’agenzia milanese LUZ, il Comune di Jesi e la Scuola di Studi Superiori Giacomo Leopardi dell’Ateneo di Macerata, una scuola d’eccellenza che nasce per coltivare il talento e le qualità dei migliori neo-diplomati attraverso un percorso di alta formazione dal carattere innovativo, interdisciplinare e internazionale. Oltre agli studenti di Macerata, hanno partecipato anche quelli della rete delle Scuole di Studi Superiori, studentesse e studenti arrivati da tutta Italia.
La seconda edizione di ACCA Fotografia è stata un vero e proprio viaggio, iniziato da una suggestione nata in libreria di fronte a una collana di dorsi colorati e nomi di luoghi più o meno lontani, più o meno esotici. Ogni laboratorio ha offerto una prospettiva unica e stimolante, dove ogni partecipante ha potuto esprimere la propria visione. È stato un incontro di menti, saperi e passioni inedite per il nostro territorio. Abbiamo condiviso incontri, lezioni ma anche passeggiate, pranzi e cene, ed è proprio lì che ci siamo conosciuti meglio e ci siamo scambiati le migliori informazioni. Oggi stiamo lavorando a nuove mete, il viaggio continua.
Francesca Tilio Direzione artistica e coordinamento ACCA Fotografia


Alcune testimonianze dei partecipanti, studentesse e studenti della rete ASSI, Alleanza delle Scuole Superiori d’Ateneo italiane.
Marco Moro
Mi sono approcciato ai workshop per interesse e curiosità per il mondo dell’editoria, e in questo i laboratori hanno decisamente soddisfatto le mie aspettative, mostrando ognuno una fase particolare del complesso e lungo processo che sta alla base della realizzazione di un prodotto editoriale come The Passenger. Un importante valore aggiunto dei workshop è consistito nel contatto e nelle relazioni che si sono venute a creare sia tra gli studenti – provenienti e non da Scuole Superiori Universitarie – che con i docenti e gli organizzatori. La città di Jesi è stata una piacevole scoperta. Non solo per la bellezza dei suoi selciati, delle sue case, del grandissimo edificio del circolo cittadino che ha ospitato le nostre cene, ma anche per la sua vitalità sorprendente, che si incarna in persone come Francesca, l’ideatrice e coordinatrice dei workshop, o Francesco, proprietario di una bellissima e interessantissima libreria di proposta nel centro della città.
Lucia Copparoni
Per noi studenti delle Scuole di Studi Superiori italiane, provenienti da diverse realtà, il workshop è stato un’occasione unica di apprendimento e condivisione: abbiamo avuto modo di lavorare insieme in gruppi, scoprendo non solo il valore del lavoro collettivo, ma anche delle passioni condivise, trasformando conoscenze in amicizie. Un’esperienza che ci ha arricchito, lasciandoci con la consapevolezza che il vero valore di un progetto editoriale sta nella passione e nel lavoro di squadra.
Rebecca Brinato
Passiamo tutto il tempo a cercare la nostra voce. Siamo ossessionati dalla ricerca della nostra voce. Ciò che più conta è dire le cose, facendo capire a tutti che le abbiamo scritte noi. Il percorso è stato un esercizio per trovare la propria voce dando spazio a quella degli altri. Insieme, lavorando in gruppi, abbiamo sempre cercato di capire i modi giusti per lasciare la parola a chi più aveva cose da dire, a chi meglio sapeva raccontare. È stato un esercizio di periferie, ci siamo messi ai margini per guardare meglio le cose al centro. Forse è proprio questa la ricchezza del lavoro in redazione, il sapersi mettere ai margini, alla periferia, impegnandosi collettivamente a mettere in luce le altre anime che popolano e animano la rivista. È stata una piccola fucina di redazione, un percorso che ci ha appassionati e ci ha regalato uno spaccato di futuro che forse, potrebbe appartenerci.
Riccardo Fabbri
Quante volte, entrando in una libreria, circondati da piccoli mattoni di carta e parole, come la casa editrice Iperborea ci insegna, abbiamo desiderato poter sbirciare attraverso le copertine e le pagine, conoscere il lavoro che dà a pensieri e idee la veste di libri che poi ci troviamo, attirato dalla possibilità di comprendere un mestiere, quello di editore, o per meglio dire un processo, perché di mestieri coinvolti ve ne sono tanti e diversi, dei quali avevo sempre goduto solamente i risultati, senza mai conoscerne le parti.
Benedetta Rucci
Tre parole per descrivere Passeggeri: immersione, evasione e condivisione. Dalla scrittura alla fotografia documentaria, dalla grafica all’illustrazione, grazie a questo laboratorio abbiamo avuto l’opportunità di scoprire il lavoro complesso e stratificato che c’è dietro un prodotto editoriale di grande qualità come The Passenger. Il tutto nella cornice della splendida città di Jesi. È stato un po’ come spalancare una finestra e far entrare aria fresca tra i pensieri e le idee.