Statement Curatori di Cristiana Colli e Carlo Birrozzi

Per secoli l’Adriatico è stato simbolo e luogo di dialoghi multiculturali; per generazioni è stato la destinazione per eccellenza, la piattaforma sentimentale e formale di un certo Viaggio in Italia. Sempre il mare d’Oriente, il mare dell’intimità di Predrag Matvejevic, ha disegnato forme di trasmissione della conoscenza e della narrazione, offerto un punto di vista nella modernità, la civiltà dei consumi, le relazioni tra paesaggi, tra costa ed entroterra, appennino e mare. Ancora oggi l’Adriatico è la vacanza, il mare, il viaggio con i suoi immaginari, il mito del loisir e dell’avventura, la cultura e gli eventi, la residenza temporanea che custodisce accoglienza e relazione.

“Camere con Vista - San Benedetto - Pesaro. Andata e ritorno” è un viaggio adriatico fatto di transito e sosta, esperienza dei luoghi lungo la linea di costa, binari che sfiorano il mare, linee parallele che si rincorrono tra il lungomare e la ferrovia, la SS16 e l’A14 – codici di riferimento e main street - per un’antropologia turistica che ha definito sviluppo urbano e sociale, estetiche e forme di comunità. È un inside out, un limes tra dentro e fuori, tra le colline, il mare e il costruito degli assi orizzontali che attraversano il paesaggio e l’intimità dei luoghi. Villini, colonie, pensioni, piccoli hotel, condomini sono reperti, depositi e dispositivi a partire dai paesaggi che connotano i cortili, le sale, gli spazi comuni, le suppellettili dell’accoglienza, il design degli arredi, e infine le stanze che custodiscono viste e sguardi. Le identità della città adriatica sono un ecosistema di alfabeti e linguaggi, culture formali, manufatti, segni e icone di appartenenze, suoni e voci, insegne e nomi delle tante residenze temporanee, cibi, oggetti e merchandising delle vacanze – allegro e pop, eccentrico e colorato.

Nelle immagini scritte col sole di Paola De Pietri c’è la vita interiore dei luoghi e dello spazio pubblico, gli spostamenti minimi ma radicali del territorio in attesa, in un processo di appropriazione che accoglie il tempo lungo della visione – quando l’estate è una promessa, poi un’elaborazione progettuale, infine un’esperienza di vita; negli archivi immaginari di un film mai fatto di Luca Capuano si stratificano riferimenti e ispirazioni, in un ipertesto delle coabitazioni; nel portolano contemporaneo di Pierluigi Giorgi appare in tutta la sua meraviglia la linea di costa ripresa in piena soggettività, a distanza costante come documento che interroga sulla storia della regione da un punto di osservazione rovesciato – quello della terra vista dal mare. La restituzione multimediale di Alessio Ballerini accoglie le sollecitazioni poetiche ed estetiche degli archivi come giacimento demo-antropologico nell’incontro con i pionieri - testimoni di una stagione del ‘900 - beni culturali viventi, uomini e donne, visionari, le cui storie ed esperienze sono una preziosa e inestimabile memoria che si fissa e si rigenera come patrimonio comune. In questo primo nucleo di progetto si sono cercate le invarianti adriatiche, le matrici che da decenni rappresentano il desiderio dell'evasione estiva con i suoi riti e miti, fenomeno che si ripete tutte le estati uguale a sé stesso. Il turismo è stato la grande industria del litorale adriatico per tutto il ‘900 – sostenuto anche da un sistema infrastrutturale che ha spostato la vista della costa da terra, e rovesciato lo sguardo del passato quando le città erano pensate per essere viste da mare, e rappresentate dai pittori secondo questa prospettiva. Il turismo permane economia tra le più attese allo sviluppo delle comunità, ma anche lab di significati progetti e sperimentazioni legate al paesaggio, alla cultura, alla cura – delle persone e delle comunità. La dimensione prismatica del progetto si è arricchita del pensiero di Massimo Raffaeli, che ha dato vita ad una un’antologia letteraria e poetica, essenziale nella creazione e socializzazione di questi immaginari. Nelle sue articolazioni, il progetto sceglie la cultura contemporanea – arte, architettura, design, comunicazione – la letteratura, l’approfondimento socio-economico per favorire conoscenza e consapevolezza sulle storie adriatiche tra coabitazioni dei modelli economici, antropologie e fenomenologie, tra cura manifattura e servizi.

Statement

link to page
Mare Lungo di Luca Capuano
link to page
Scritto col sole di Paola De Pietri
link to page
De Riva Italiana di Pierluigi Giorgi

Vuoi entrare nella nostra Community?