Il progetto fotografico DE RIVA ITALIANA nasce più di dieci anni fa con l’intento di indagare la condizione della costa della nostra penisola, osservandola dal mare, a circa 300 metri di distanza, con un continuo sguardo parallelo verso la linea di terra. Si tratta di una distanza non casuale: sono i 300 metri che vanno dalla battigia verso l’interno, tutelati, almeno sulla carta, dalla cosiddetta Legge Galasso. Strumento normativo che tutela i beni naturalistici ed ambientali in Italia,preserva, fra gli altri aspetti, proprio quei 300 metri dalla linea di battigia. Nella realtà dei fatti questa tutela è stata spesso infranta e raramente sono state applicate le sanzioni e i provvedimenti previsti per farla rispettare. Del resto entro questi 300 metri si è concentrata e si concentra l’attività edilizia, in buona parte collegata all’offerta turistica e non sempre in maniera organica rispetto alla salvaguardia dell’ambiente.
L’Italia è stata per secoli il fulcro della storia dell’Occidente e ne ha segnato capitoli fondanti storicamente e artisticamente. Lungo le strade e le antiche vie consolari hanno viaggiato persone, esperienze, commerci, cultura. Le testimonianze dei continui movimenti si sono stratificate nello spazio e nel tempo. In questo contesto, il mare, con le sue infinite rotte, non è stato da meno: teatro di mille storie e passaggi, protagonista e spettatore di quello che accadeva nella nostra meravigliosa penisola.
A partire dal secondo dopoguerra, tuttavia, soprattutto lungo la fascia costiera, all’incontro di strade di terra e di mare, si è delineata brutalmente la cifra di una nazione che si annovera fra le più civilizzate, ma che di fatto, in mezzo secolo si è distinta per ripetuti atti che hanno deturpato irrimediabilmente l’ambiente. Sono stati mangiati chilometri quadrati di costa, inghiottiti da piccoli e grandi abusi. La somma di queste azioni, variamente incoscienti, ci consegna un territorio profondamente ferito. Molte zone della fascia costiera sono state sommerse da una città lineare senza soluzione di continuità fra un palazzo e l’altro, fra un albergo e una lottizzazione. Edifici su edifici, spesso espressione di un’edilizia non bella e funzionalmente non valida. Studi e analisi sul territorio riportano dati acclarati: l’urbanizzazione nella fascia costiera a ridosso del mare è aumentata del 300% in cinquant’anni, perfino del 400% in alcuni comuni.
Oltre che con questa tematica, DE RIVA ITALIANA si confronta con i cambiamenti climatici e con il sea level rise, evidenze rispetto alle quali non si può restare indifferenti e che invitano a riflettere su un ulteriore cambiamento morfologico della costa, in particolare nelle aree soggette a importanti flussi turistici.
E’ con queste intenzioni che il progetto fotografico DE RIVA ITALIANA percorre un tragitto via mare che circumnaviga le coste stesse ad una distanza, appunto, di 300 metri dalla linea di battigia, con l’obiettivo, tra gli altri, di ottenere un’unica striscia fotografica per delineare il profilo dell’intera penisola, grazie all’assemblaggio di tutti gli scatti effettuati, punto per punto. Al contempo DE RIVA ITALIANA sarà un work in progress che oltre alla lunga striscia fotografica, mostrerà i ritratti dei volti di coloro che vivono il mare, insieme a video, tracce sonore, immagini singole e tanto altro che costituiranno un inedito portfolio lungo la via del mare.
Il lavoro proposto in occasione di Camere con vista è frutto della comunità d’intenti con l’ICCD (Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione) che ha promosso e sostenuto la campagna fotografica relativa alla fascia costiera delle Marche, regione caratterizzata da un contesto molto vario che va da zone di ampie spiagge attrezzate a falesie sul mare ripide e meno antropizzate, passando per aree produttive industriali. Il tratto marchigiano esprime in modo esemplare come esistano serie di funzionalità parallele e continue – lungomare, strutture turistiche, ferrovia, statale, abitato, zona produttiva, autostrade – che costituiscono una sorta di stratificazione di servizi. Tutto questo è stato raccontato con una serie di scatti in un’unica striscia, che andrà poi a comporre con gli altri tratti di costa, il periplo dell’intera penisola.
Pensiamo spesso al mare come a una meta e raramente come a un punto di partenza del nostro sguardo. Dimentichiamo, da vecchi europei, che in un passato non lontano molte esplorazioni di terre nuove partivano proprio dal mare per approdare sulla terraferma. Siamo stati un popolo di naviganti con un amore viscerale per il luogo natio e con il desiderio di farvi ritorno.