Sì, c’era proprio BIG – Bjarke Ingels – su quel palco, nell’arena del Supersalone. La star, il fondatore dello studio danese all’avanguardia tra progettazione del paesaggio, ingegneria, architettura e prodotto. Lì ha parlato di “Hybrid Typologies” come la sfida più grande per l’architettura e il design oggi: la contaminazione. Ed è così che si potrebbe definire questo unicum, il Supersalone, che dal 5 al 10 settembre 2021 ha riportato Milano al centro, capitale del design per una settimana fortemente voluta dal Salone del Mobile, orfano delle edizioni di aprile 2020 e 2021 causa pandemia. Un curatore, Stefano Boeri, e sei co-progettisti – Andrea Caputo, Maria Cristina Didero, Anniina Koivu, Lukas Wegwerth, Studio Folder, Giorgio Donà – 425 brand, 170 giovani creativi e 39 maker, 1.900 progetti esposti. Una scommessa sul futuro, portare alla Fiera di Rho, con un nuovo nome e un nuovo logo, un format ibrido, appunto, dove prodotto, parole, immagini, cibo, prototipi e pezzi storici, fisicità e digitale si sono incontrati per la prima volta, in un luogo abitualmente destinato ad ospitare le aziende con i loro stand. Un cambio di prospettiva, con un pubblico nuovo da coinvolgere – meno mondo, meno contorno, meno vip, più europei, curiosi, appassionati, cacciatori di tendenze, ricercatori e studenti. Da vetrina a luogo di ricerca, il salto è quantico. Sembrava un azzardo, questo Supersalone. E invece…
Tra i progetti in fiera, ci sono le installazioni delle aziende che hanno aderito – molti brand noti ma non tutti, meno muscoli e più sintesi –, i designer auto-produttori e i giovani laureati, le 40 e più testimonianze del public program, i film della rassegna realizzata con il Milano Design Film Festival, le quattro food court, ideate da Identità Golose, con le eccellenze della cucina italiana, e una mostra dell’ADI/Compasso d’Oro, “Take Your Seat”, con 30 sedie insignite del premio. E poi, per amplificare il DNA dell’evento e viverlo virtualmente, la nuova piattaforma digitale del Salone del Mobile. Milano. Non era scontato, no. Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha sottolineato il coraggio di questo primo passo verso la ripartenza. Maria Porro, presidente neoeletto del Salone del Mobile, “l’assunzione di responsalità nei confronti di tutto il sistema e dell’intera filiera”. Le presenze ci sono state, più di 60mila in sei giorni, da 113 Paesi, più della metà operatori di settore e buyer, 1.800 i giornalisti accreditati da tutto il mondo. Nulla di paragonabile ai Saloni pre-pandemia, ma si sa, ormai, viviamo in un mondo diverso. Qualcosa è cambiato e ci vorrà del tempo perché si torni a viaggiare liberamente, a esistere con la stessa leggerezza. E forse qualcosa non tornerà più come prima. Ma il Salone del Mobile c’è, e questo esperimento ibrido, alla Frankestein jr., lo ha dimostrato.
Artemide
Prosegue la ricerca sulla luce, Artemide, per la prima volta senza Ernesto Gismondi, venuto a mancare il 31 dicembre 2020. Carlotta de Bevilacqua investe sul knowhow progettuale e partecipa con un’installazione semplice e sostenibile. Protagonisti al Supersalone i prodotti nati dalla collaborazione con architetti internazionali, sintesi di visione, ricerca e saper fare. Come le collezioni disegnate da BIG Bjarke Ingels Group – La Linea, tubo di luce flessibile, Stellar Nebula, che unisce la soffiatura artigianale del vetro a nuove tecniche di finitura, e una famiglia di lampade outdoor, realizzata a partire da principi di sostenibilità energetica. E poi, Flexia di Mario Cucinella, ispirata all’origami, che ha ali flessibili ed è anche pannello acustico.
cc-tapis
Cc-tapis, brand creato dalla casa persiana Maison Chamszadeh, conosciuta in Francia dal 1943 per la qualità manifatturiera dei suoi tappeti, ha oggi sede a Milano, e festeggia il suo decimo anniversario al Supersalone con una presentazione semplice e molto efficace dei nuovi prodotti di Patricia Urquiola, Muller Van Severen ed Edoardo Piermattei. Protagonista è la collezione Venus Power della designer spagnola, ispirata alla Graffiti Art, con le linee nere che definiscono il perimetro di forme fluttuanti e identificano le lettere che compongono la frase “Veniamo tutti da Venere”. Un manifesto del suo pensiero.
De Castelli
De Castelli ha da poco inaugurato un nuovo spazio-galleria a Milano, ideato da Cino Zucchi. L’installazione al Supersalone ne è l’ideale continuazione e la sintesi in una superficie site specific, senza perdere la tridimensionalità. Metal Vibes è una parete che segue un andamento plastico e organico, creata da una moltitudine di dischi bombati in rame con diverse finiture e ossidazioni che vanno a comporre una texture 3D all-over. La panca Wave di Lanzavecchia+Wai completa lo spazio espositivo: realizzata con rame naturale in spessore, la micro-architettura è pensata per accompagnare il rito dell’ingresso.
Emu
Colore e material mix sono gli ingredienti scelti da EMU, che da 70 anni sviluppa collezioni d’arredo per esterno. Alcune delle estensioni di gamma, in alluminio e acciaio, vengono proposte in una nuova veste, con seduta in legno nell’essenza del teak. Si conferma la collaborazione con lo studio Lucidi-Pevere, i designer che quest’anno firmano il lettino Tiki. La collezione Apero è il risultato, invece, della partnership con Martin Drechsel, designer svizzero-tedesco. Nuova la collezione Holly, composta da poltroncina, poltrona relax e poggiapiedi, ispirata allo storico lettino bestseller di EMU.
Fantini
Negli spazi del Supersalone, moduli lineari a parete con poca profondità, come una grande biblioteca del design, alcuni prodotti trovano più facile collocazione espositiva. È il caso delle collezioni Fantini, azienda con sede a Pella, sulle rive del Lago d’Orta, distretto della rubinetteria italiana. In mostra, i prodotti d’uso di alta qualità per la vita quotidiana, disegnati da Michael Anastassiades, Naoto Fukasawa, Paik Sun Kim, Antonio Rodriguez, Vincent Van Duysen, insieme alla nuova collezione Sailing, di Yabu Pushelberg. Chiaro è il riferimento alla nautica, le manopole dei rubinetti sono una reinterpretazione della bitta delle imbarcazioni.
gebrudertonet
Al Supersalone Gebrüder Thonet Vienna GmbH (GTV) racconta la propria identità di azienda capace di valorizzare la propria eredità stilistica legata all’introduzione della tecnica di lavorazione del legno di faggio curvato a vapore. Al centro dell’installazione, alcune sedie iconiche. Due file di sedie N. 14 laccate nere incorniciano a parete una selezione delle ultime proposte: la sedia Sölden, la Sugiloo di Michael Anastassiades, la Bodystuhl di Nigel Coates e la Postmundus firmata da Martino Gamper. Tutte in colori accesi e brillanti, messe in risalto dallo sfondo nero a contrasto della parete. Ad aprire la fila, la nuova sedia BEAULIEU firmata da Philippe Nigro, che riconferma la collaborazione con GTV.
Magis
Con grande intelligenza progettuale e comunicativa, alcune aziende hanno deciso di partecipare al Supersalone con un solo prodotto, sintesi delle nuove sfide produttive. È il caso di Magis, presente con Costume, il sistema di divani componibili disegnato da Stefan Diez, presentato con un video che lo racconta invitando i visitatori a esplorare il concept e scoprire la sua infinita modularità e flessibilità – un corpo in polietilene riciclato e riciclabile, stampato in rotazionale usando scarti industriali del settore dell’arredo e dell’automotive. I singoli componenti non sono rigidamente fissati uno all’altro, e la struttura può quindi essere smontata senza difficoltà per essere pulita o per sostituire il rivestimento. Una risposta alla richiesta di creare prodotti che permettano un uso consapevole dei materiali.
Molteni
Anche Molteni&C ha scelto un concept mirato ed efficace con “Get ready to take off”, l’istallazione curata da Ron Gilad. La poltrona Round D.154.5, progettata da Gio Ponti nel 1954 e rieditata in collaborazione con i Gio Ponti Archives, è assoluta protagonista. Molto amata da Ponti, arredava gli Uffici Alitalia a Manhattan e il Terminal passeggeri Alitalia a Milano. L’installazione al Supersalone si traduce così in un interno di un aereo, tagliato a metà lungo il corridoio della fiera, con oblò animati che si affacciano su un cielo dove volano le collezioni di arredi. Le poltroncine Round, in pelle e tessuto, si dispongono in fila accanto agli oblò per ospitare i passeggeri nel loro viaggio. Le hostess accolgono e fanno accomodare i visitatori sulle poltrone numerate. Un’immersione totale nel mondo immaginato da Gilad e un invito a viaggiare, almeno con la fantasia.
Porro
Porro accoglie la sfida del nuovo format espositivo e fa centro, mixando gli elementi del suo lessico: astrazione e concretezza, razionalità e poesia, tecnologia e fatto a mano, in una nuova interpretazione firmata Piero Lissoni, art director dal 1989. “The Electric Box” è una scatola trasparente illuminata, realizzata con Storage, il sistema di armadiature disegnato nel 2000, oggetto di una decisa evoluzione estetica e funzionale. Una scultura astratta, che si trasforma in un arredo architettonico multifunzionale – armadio contenitore, libreria mobile per la cucina. Alcuni pezzi iconici sfilano in pedana. Alla parete, un’istallazione video multimediale, che diventa esperienza immersiva alla scoperta della storia e dell’identità del marchio.
Roda
Roda, azienda tra le più innovative nella produzione di arredi per esterno, festeggia 30 anni nel 2021, con un progetto per il Supersalone centrato sull’approccio sostenibile. Le collezioni più significative vengono presentate in una forma eco-friendly, che sottolinea la durata e la modernità dei pezzi. Con la direzione artistica di Rodolfo Dordoni, prosegue nell’intuizione di trattare gli esterni come luoghi da vivere e valorizzare, e le lavorazioni artigianali che portano il design outdoor. È tra i pochi brand in fiera a scegliere di installare gli arredi sullo sviluppo verticale delle pareti, come suggerito nel formato pensato da Boeri e Caputo. In questo caso, con buoni risultati.
Scavolini
Scavolini scommette sul Supersalone come simbolo della rinascita, ma anche come opportunità di capire come sono cambiate le esigenze dei clienti. Il nuovo progetto, presentato in questa occasione, nasce in collaborazione con un’altra azienda del mondo fashion, “Diesel Get Together Kitchen”, e pone l’accento sull’accoglienza, con un concept incentrato su blocchi di colore e materiali che contaminano lo spazio cucina con il living, l’anima classica con quella rock. Originali l’effetto legno termotrattato, Burnt Wood, il vetro e il metallo, le ante con telaio verniciato Titanio e vetro fuso Soft Industrial Glass.
Tubes
Tra le installazioni più giuste viste al Supersalone, da segnalare “New surreal perspectives” a cura di Studio MILO per Tubes, con la collaborazione dell’illustratrice inglese Charlotte Taylor. Su una lunga parete di 12 metri, immersi in scenografie metafisiche e rarefatte, il cui gioco prospettico rende gli ambienti tridimensionali, vengono presentati per la prima volta MILANO/horizontal, RIFT/reverse e SOHO/electrical, tre prodotti raccontati attraverso tre diverse ambientazioni – contemporanea, eclettica e decò.
e.tal
e.tal ha esposto nell’onirico allestimento del designer artista Andrea Anastasio varie sue produzioni. Harvey, progetto di Francesco Faccin, cavalletti in tubo d’acciaio con supporti per fissaggio piano in fusione alluminio dotati di 1 presa Schuko e 2 prese USB: l’interconnessione, fusa con la bellezza delle piccole cose, Pillow, di Andrea Anastasio, pouf imbottito e rivestito in tessuto: un’idea di accoglienza cortese e intima dell’ospite. Noodle, di Ana Kraš, tavolino con telaio in tondino acciaio dalla struttura conica realizzata con sottili fili d’acciaio verticali che evocano i filati dei telai e Main, di Lorenzo Damiani, sgabello con telaio 4 gambe in tubo acciaio e seduta in legno di frassino, girevole e regolabile in altezza simile allo sgabello del tecnigrafo. Nei pressi del Castello Sforzesco, Pillow e Noodle sono stati inseriti all’interno dell’installazione artistica curata dallo studio milanese Baolab e ospitata nello showroom Gabriel.
Manifestodesign
Creato dall’azienda pesarese Tonuccidesign, produttrice di mobili e complementi di alta gamma in materiali naturali, il nuovo brand ha portato una ritrovata leggerezza nella scena internazionale del design esponendo Bloom, collezione di contenitori in cuoio per riporre oggetti di affezione. La designer Viola Tonucci li definisce “cesti in cuoio dalle linee morbide che richiamano la forma di un fiore”, con i petali fissati da un’apposita calamita che aprendosi permettono di accedere al loro interno. La collezione, composta da quattro elementi, è concepita a matrioska: ogni elemento contiene l’altro perfettamente. Di dimensioni 34×31 cm, 26,5×23 cm, 20,5×19 cm, 16×14 cm.
Noctis
Per il Supersalone 2021, testimonianza e laboratorio di idee – non solo i prodotti ma i processi e le persone – l’azienda marchigiana produttrice di letti ha scelto un evento in cui il suo prodotto fosse solo una componente della narrazione, non il centro. In Piazza Gae Aulenti è stato allestito lo spazio Infinity Bed che ha ospitato il ‘testimone’ Leonte, letto disegnato da Studio Ferriani, dotato di sistema Pop Up©, l’avveniristica tecnologia Noctis. Ogni giorno, dalle ore 19, nello spazio antistante si sono svolti brevi talk – Pill(ow) – vetrina delle idee, contaminazioni ed esperienze, con cui si è raccontato il progetto, una piattaforma, una storia di vicinanza e prossimità sull’universo Noctis. L’evento è stao ideato da Mattia Priori e presentato da Cristiana Colli nella suggestiva ambientazione en plein air. Visual: ma:design.