Una settimana intera di performance, interventi artistici e incontri con uno dei più affermati neomuralisti e poeti di strada italiani nel territorio marchigiano della Vallesina.
È stato il progetto ‘Chiamata alle arti-Poesia di strada’ dell’artista Ivan Tresoldi (in arte ivan), curato da Saverio Verini con la consulenza scientifica di Marcello Smarrelli e voluto dall’Amministrazione comunale di Maiolati Spontini – in particolare dall’ex assessora alla Cultura Deborah Carè – per festeggiare il dodicesimo compleanno del centro culturale ‘eFFeMMe23’ biblioteca La Fornace di Moie. Dal 25 novembre al 1° dicembre ’19 la biblioteca e il territorio che la accoglie sono stati il fulcro del progetto di ivan, da anni impegnato in una ricerca eclettica e radicale sulle relazioni tra la parola e le sue possibili declinazioni artistico-visive.
Le incursioni di Tresoldi hanno interessato il comune di Maiolati Spontini e in particolare la frazione di Moie, per celebrare la biblioteca La Fornace, polo all’avanguardia nel territorio marchigiano dedicato alla diffusione della cultura contemporanea.
Le azioni di Ivan sono culminate domenica 1° dicembre con una giornata di festa alla presenza di studenti degli istituti scolastici, di associazioni e di realtà di primo piano della vita culturale e politica dell’area, precedute da sopralluoghi e contatti dell’artista con le istituzioni e diversi soggetti attivi sul territorio, poi coinvolti nel suo progetto, secondo l’approccio partecipativo e inclusivo della sua pratica artistica.
Quattro gli interventi che ivan ha proposto, tra installazioni e performance, tutti con una forte attitudine “di strada”: Manifesti d’assalto poetico, veri e propri poster affissi nel territorio di Maiolati Spontini volti a una riflessione sull’identità del luogo, tra tradizione e nuove sfide; Fare strada, installazione con bandiere animate da colori e parole, raccolte tra gli abitanti del luogo, ed esposte nelle abitazioni lungo le vie principali; Il verso più lungo del mondo, che ha visto l’artista improvvisare il 1° dicembre versi poetici scritti con gessetti sulla pavimentazione urbana, seguito da Dare parola, monologo sul peso e l’importanza delle parole, presentato dallo stesso artista in biblioteca. Tutti gli interventi di Ivan sono ispirati al luogo e nascono in stretto dialogo con la comunità. E come ha messo in evidenza l’ex assessora Carè, questa è stata la cifra più significativa del progetto: un’interazione reale e partecipativa, aperta e inclusiva, che ha visto il coinvolgimento di centinaia di studenti, famiglie, associazioni, imprese, istituzioni culturali e politiche, tutte attive nel contribuire alla realizzazione del progetto.
Gli abitanti del territorio di Maiolati Spontini hanno partecipato infatti alla scelta delle parole e dei contenuti delle diverse proposte artistiche, ispirando ivan e concorrendo così allo sviluppo di un’iniziativa corale, restituendo il senso della sua ‘Chiamata alle Arti’.
L’iniziativa, realizzata con il patrocinio della Regione Marche, si è svolta in collaborazione con l’assessora ai Servizi sociali, Politiche giovanili e Pubblica istruzione del comune Beatrice Testadiferro e ha ricevuto il sostegno delle Cartiere di Fabriano-Gruppo Fedrigoni.