Imprenditore, viaggiatore nel mondo, fine conoscitore dei grandi architetti del Novecento, Eric Merlin un giorno è capitato alla Gola del Furlo. E qui si è fermato.
La gola rupestre di antica e nobile storia, dal paesaggio di stupefacente bellezza solcato dal nastro verde del Candigliano, lo ha colpito per l’unicità dell’ambiente, la ricchezza vegetazionale delle piante abitate da comunità di uccelli tra cui, emblema del posto, l’Aquila reale che qui nidifica da tempi storici. Questo era il luogo dove desiderava vivere non in solitaria permanenza, ma condividendo l’eccezionale carattere dell’ambiente.
Aveva scoperto cosa significa avvicinarsi alla diversità con stupore, la frase conclusiva dell’elenco dei primi requisiti del Terzo paesaggio indicati dal paesaggista Gilles Clément.
Il Terzo paesaggio è ciò che rimane come residuo dall’abbandono di un terreno, di un’area antropizzata precedente sfruttata, e spesso alterata dall’intervento dell’uomo “con effetti ecologicamente nefasti”. Uno spazio residuale che si trasforma nel tempo in rifugio per la biodiversità e può diventare ricchezza. Per Merlin, una ricchezza collettiva da proteggere, rivalutare, rendere vivibile con attenzione e cura senza alterarne i caratteri originari. E così si è fatto progettista del recupero di una postazione in cemento armato della Guardia Forestale risalente al 1954, in abbandono da anni, rimasta appesa sulla parete del monte Pietralata a strapiombo sul fiume, ed ora abbracciata da una fitta foresta. Un’impresa guidata dall’obiettivo di ristrutturare e modernizzare l’edificio senza perdere l’essenziale: la bellezza del contesto, l’anima del luogo. Così è nata La Forestale Luxury Eco-Lodge. Un resort dove il lusso indicato nel nome non esprime uno status di ricchezza e di prestigio, ma l’offerta di vivere e assaporare una “esperienza diversa, di meraviglia e condivisione dei valori del progetto. Per riacquistare la felicità dei piaceri semplici… e magari riscoprire il significato della vita.”
La struttura La Forestale è il risultato di un intervento di ristrutturazione edilizia e riqualificazione energetica che ha mantenuto pressoché inalterata la struttura portante in calcestruzzo armato, con massicce murature perimetrali, apportando invece sostanziali modifiche alle partizioni interne e all’involucro edilizio, con il duplice obiettivo di accogliere fino a 14 ospiti (più l’appartamento del proprietario) e di valorizzare la spettacolare vista panoramica rivolta verso meridione. Accessibile mediante una rampa carrabile, l’edificio si sviluppa su cinque livelli e, nella sua parte inferiore, è addossato al pendio, immerso nel bosco. Il piano seminterrato è occupato da una serra solare e, nella parte retrostante, dalla centrale tecnica, mentre al piano terra un disimpegno si articola in un monolocale, nella lavanderia e nel garage/magazzino. Per effetto dell’articolazione scalare dei volumi, i tre piani soprastanti sono completamente fuori terra e sono dedicati all’ospitalità. Grazie a un elevatore panoramico l’accesso avviene dall’esterno, attraverso le terrazze perimetrali che introducono al primo piano, un quadrilocale (che ospita tre camere con bagni dedicati, sala utilizzata per le colazioni e terrazzo comune); ai piani secondo e terzo, un attico su due livelli (living e suite matrimoniale, entrambi con caminetto, cucina, lo studio, doppi servizi e due terrazzi privati).
Tecnologia e design Gli interventi per il contenimento delle dispersioni termiche hanno interessato la posa in opera di un cappotto termoisolante e la sostituzione di tutti i serramenti, utilizzando soluzioni costruttive mirate ad armonizzare l’edificio con il paesaggio boschivo circostante. Nel dettaglio, le superfici opache sono completamente rivestite da una facciata ventilata, caratterizzata dal caldo colore bruno del legno Kebony: le doghe che compongono la pelle esterna sono infatti prodotte con uno speciale trattamento a base di prodotti naturali, che rende il legno inattaccabile dagli agenti atmosferici incrementandone notevolmente la durata. Tutte le camere hanno il fronte sulla terrazza completamente vetrato per offrire la massima luminosità agli ambienti. Le superfici trasparenti sono state studiate per contribuire al guadagno solare gratuito, durante i mesi invernali, e per esaltare la vista panoramica. Di conseguenza, forma e posizione delle aperture originarie sono state modificate per installare, negli ambienti affacciati verso sud, ampie vetrate scorrevoli a tutta altezza, che offrono l’inedita esperienza di vivere una totale immersione nella natura incontaminata anche dall’interno. La qualità formale della composizione e le tecnologie costruttive impiegate per realizzare l’edificio si accordano al gusto ricercato degli spazi abitativi, caratterizzati da funzionalità differenziate e arredati secondo uno stile minimalista di misurato eclettismo, compostoda elementi di modernariato e design attuale.
La valenza ecologica Il progetto è la realizzazione concreta delle più attuali competenze tecniche e tecnologiche, dalla minimizzazione dei consumi all’uso delle energie rinnovabili, all’autonomia energetica. L’Ecolodge è infatti è dotato di fotovoltaico ottimizzato, pompa di calore di ultima generazione, stoccaggio e gestione intelligente dell’energia, trattamento di acque grigie e nere, ricarica di veicolielettrici. A tutto questo si aggiungono le buone pratiche condivise con gli ospiti della struttura nel risparmio delle risorse e nell’educazione alla consapevolezza della sostenibilità ambientale e del turismo responsabile.