Fotografia
- Mappe N°23

Nature vive Marzia Gamba

Mappe °23


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Marzia Gamba è stata una fotografa e art director nota per il suo approccio innovativo alla fotografia di still life e per le sue narrazioni concettuali. Nata a Pesaro, dopo aver vissuto importanti esperienze in Italia e all’estero¹, ha iniziato a dedicarsi alla fotografia lavorando a Roma nello studio fotografico di Claudio Abate, celebre fotografo che ha documentato il movimento dell’Arte Povera in Italia e successivamente ha aperto uno studio fotografico a Brooklyn, creando uno spazio diventato un punto di riferimento per la comunità creativa locale.

Dopo anni di intensa ricerca Marzia si è specializzata nello still life, con l’intento di trasformare oggetti quotidiani in narrazioni visive, soprattutto nell’ambito del food e degli elementi floreali. Nel 2020, in piena pandemia, è rientrata a Milano, spinta dal desiderio di creare nel suo paese di origine qualcosa che la rappresentasse e fosse di ispirazione per la sua comunità. Un anno dopo, ha realizzato il sogno di questo spazio creativo fondando Spazio Alma, situato in un ex edificio industriale nel quartiere della Barona. Il loft su tre piani in cui ha abitato è divenuto non solo uno studio fotografico, ma un luogo polifunzionale dove si sono fuse arte e vita quotidiana. Grazie alla collaborazione con la madre architetto, lo spazio era stato ristrutturato con materiali industriali e un’estetica luminosa e accogliente.

Lo Spazio Alma è divenuto così un ambiente dinamico dedicato alla fotografia, ma anche un laboratorio creativo aperto alla comunità artistica milanese. Marzia vi ha organizzato mostre, eventi e workshop, in uno spazio di contesto familiare e professionale insieme. Lo spazio ha incarnato la sua filosofia: “l’arte non è un elemento separato dalla vita, ma parte integrante della quotidianità”.

Note:

¹. Tra le altre, corsi alla prestigiosa Central Saint Martins di Londra e Nuova Accademia di Belle Arti (NABA) di Milano, dove si è laureata in Graphic Design e Art Direction, il programma formativo alla International Center of Photography (ICP) di New York dove ha aperto uno studio fotografico a Brooklyn e ha continuato a esporre le sue opere in gallerie tra Italia e Stati Uniti, partecipando a mostre personali e collettive, tra cui la Miami Art Fair.

Honey Fruit
Pomegranade Orange

Marzia Gamba
08/02/1987
31/05/2025

Lo sguardo di Marzia

Marzia apparecchiava le sue creazioni con uno sguardo dolcemente ironico dove il calembour visivo, alla base di molti scatti, crea un immediato interesse nello spettatore. I suoi interventi manuali giocano su soggetti vegetali – piante, fiori, frutti – e piccoli animali che interagiscono tra loro in un gioco dell’assurdo che assume tuttavia la piena veridicità dello sguardo artistico. Tutto questo è esplicito, immediatamente dichiarato, spesso con ironia, nei titoli dei soggetti.

Nella nostra selezione Flower Sardine ritrae un sandwich ripieno di una florida peonia sormontato da una spaesata e preoccupata sardina, mentre gli oggetti di contorno perfettamente distanziati tra loro, certificano l’attendibilità della composizione. Flowers Fruit propone rigidi steli di garofani dai colori impossibili innestati nel cuore di rosseggianti melagrane. In Food Puglia tre mandarini sono ritratti dall’alto, sorretti da calici in cristallo che proiettano una straniante ombra dell’insieme. La ricerca della luce e delle ombre compare con veridicità e una propria autorevolezza. Mandarini, limoni, mele, posti equidistanti tra loro su una superficie piatta in Fruit Arrangment, sono colpiti da una forte luce laterale che provoca una densa ombra nera dei singoli volumi. Uno scatto solare, dove il soggetto è la geometrica disposizione degli elementi ritratti nella loro nuda verità.

Il gusto della contaminazione ritorna in Honey Fruit dove l’artista “sporca” due boccioli di rosa appena aperti alla luce, infilzandoli letteralmente in due pere mature e inondandoli di colante fluido incolore. Ma questi innesti, queste violazioni inferte con determinazione su materie naturali perché tutto si tenga sul palcoscenico dell’arte, non comunicano mai reale violenza perché l’aurea composizione, i colori caldi o freddi in relazione di affinità o di felice contrasto con i soggetti ritratti, sono i cardini di queste opere effimere a cui l’artista-fotografa ha donato un’anima e con essa una lunga vita.

Flower Sardine
Flower Burger
Glass Pepper
Renaissance
Fruits Arrangments
Food Puglia
Lost Mandarin
Fruits Equilibrium

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