Architettura
- Workshop Internazionale

Wetland Futures Innovative Coastal Stategies

Mappe °19


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Coast2Coast
16° edizione


Riserva Naturale Regionale Sentina
S.Benedetto del Tronto


L’innalzamento del livello del mare è uno degli effetti del cambiamento climatico. Indipendentemente dalla auspicata riduzione delle emissioni di carbonio a livello globale, si stima che nel 2050 il livello del mare salirà di 30 cm. In Italia, lungo la costa adriatica, la Riserva Naturale Regionale Sentina è considerata una delle aree maggiormente minacciate dall’innalzamento del livello del mare. Situata nel comune di San Benedetto del Tronto, a nord della foce del fiume Tronto, per una estensione 180 ettari, la Sentina si presenta come un paesaggio di acqua e di sabbia, una zona umida e agricola al tempo stesso, una riserva che ospita una ricca e peculiare flora e fauna, un luogo eccezionale all’interno del territorio urbanizzato. Nel corso del tempo è proprio l’elemento dell’acqua a rappresentare la salvezza e la minaccia di questo fragile paesaggio: in passato il terreno paludoso e le continue inondazioni e modificazioni del fiume hanno frenato l’urbanizzazione sul fronte mare, determinando una pausa verde nell’insediamento costiero continuo e definendo le giuste condizioni per la crescita della biodiversità; oggi l’erosione costiera e la minaccia dell’innalzamento del mare costituiscono un segnale da attenzionare per lo sviluppo naturale dell’area, con il rischio di perdere tale unicità.

A partire dalla presa d’atto degli effetti dei cambiamenti climatici e consapevoli che le aree protette nel mondo hanno un ruolo importante per la salvezza del pianeta, in quanto portatrici di valori naturali, sociali, architettonici e storici, il gruppo di ricerca ha colto l’occasione della sedicesima edizione del workshop internazionale Coast2Coast per avviare un’esplorazione progettuale all’interno di questo ambito tematico. La partecipazione di docenti, ricercatori, studenti appartenenti all’Università di Camerino, a Roma Tre, al Politecnico di Torino e alla California State University ha consentito di cogliere le qualità del sito, indirizzando lo sguardo sia verso le attività antropiche di impronta principalmente agricola e turistica sia verso gli organismi viventi che concorrono a definire l’ecosistema. Dopo un sopralluogo con Sergio Trevisan, direttore della riserva, con le guide naturalistiche e l’incontro con gli imprenditori agricoli del sito, la fase del workshop ha visto l’elaborazione di sei proposte che hanno avuto come obiettivo la valorizzazione paesaggistica della riserva naturale attraverso la progettazione di tre parchi tematici: Agro Park, Host Park e Eco Park.

Il workshop si è svolto ad Ascoli Piceno dal 17 al 21 aprile 2023.

Hanno partecipato 70 studenti provenienti dall’Università di Camerino, dalla California State University e dall’Università di Roma 3.

Sono intervenuti: Chiara Camaioni, Antonio Di Campli, Sara D’Ottavi, Alessandro Gabbianelli, Angela Leuzzi, Gabriele Mastrigli, Ilenia Pierantoni, Massimo Sargolini, Carlo Scoccianti, James David Simon, Sergio Trevisani, Ettore Vadini, Claudio Voltattorni.

L’Agro Park è situato al centro della riserva, la porzione di terra è occupata principalmente dalle attività agricole ed è innervata da un tracciato rettilineo che ne garantisce l’accesso connettendo l’area allo svincolo stradale e all’insediamento commerciale limitrofo. Lungo il percorso lineare si intercettano le trame dei coltivi, i sistemi di canalizzazione dell’acqua e una serie di case coloniche, alcune abbandonate, altre abitate o utilizzate per il rimessaggio degli attrezzi agricoli. Più a nord, a diretto contatto con l’area urbanizzata, insiste l’Host Park, attraversato da un secondo accesso alla Riserva. Il carattere di questa area è più ibrido: alle attività agricole espresse da manufatti edilizi e orti contraddistinti da tessiture più minute e ravvicinate, si affiancano attività turistiche e residenziali. Sul fronte mare, per l’intera lunghezza di circa 1700 metri, si sviluppa l’Eco Park, riconoscibile per una densa superficie erbosa e la presenza di alcuni specchi d’acqua salmastra; è qui che gli uccelli trovano sosta durante le rotte migratorie, piccole schermature assicurano loro la quiete permettendo all’uomo di osservare lo spettacolo della natura. Entro tale area insiste la “Torre sul porto” risalente al XV secolo, un esempio di torretta antisbarco per la difesa dalle escursioni dei pirati e dei briganti lungo la costa.

La sperimentazione progettuale sulla Riserva Naturale della Sentina ha cercato di far coesistere e integrare le diverse vocazioni dell’area: agricola, turistica ed ecologica. Nell’organizzazione dei tre parchi le attrezzature agricole, le infrastrutture di mitigazione contro l’innalzamento del livello del mare nonché i percorsi e le microarchitetture per la pratica di un turismo esperienziale hanno trovato forme adeguate e sostenibili, utilizzando le risorse naturali, garantendo la biodiversità, promuovendo una economia solidale e attivando nuove relazioni sociali e culturali.

AGRO PARK

Galin Aghkyan, Jack Elliott, Sarah Etwaru, Riccardo Marinelli, Katrina Masati, Kelly Majam, Sara Alice Moore, Loena Selmanaj, Benedetta Anastasia Salvati, Giada Senesi, Gloria Seri.

HOST PARK

Marco Acciaio, Ivy Baxter, Lucie Bill, Cecilia Cestola, Gianmarco Dazi, Alessandro Fazi, Martina Farabollini, Garrett Kennedy, Marco Montironi, Zane Musnicki, Leonardo Seri, Emma Van Zuthem.

ECO PARK

Fatijon Ademaj, Liliana Hunt Amezquita, Alex Barboni, Sheen-Yi Chen, Gianmarco Danesi, Francesca Evangelista, Alexander Hagen, Job Parfait Kamaha Deutchui, Diego Mancini, Nicole Palpacelli, Natalie Rubio, Finn Senkier.

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