Al di là di tutte le retoriche del vivere agreste, bucolici esotismi e superficiali desideri campagnoli, una piccola comunità di individui visionari si trova per caso a condividere in questo entroterra marchigiano (tra Loretello e Pergola) una presenza semplice, silenziosamente produttiva di chi ci è nato o ci è venuto a vivere.
Perché?
Abbiamo chiesto semplicemente il perché a: Roberto Coda Zabetta (artista), Giovanni Gaggia e Mattia Galanti (Casa Sponge), Mattia Priori e Serena Pierfranceschi (Casamavì), Rita Camillucci e Raffaele Gentili (Blooming), Simone Massi e Julia Gromskaya (artisti, film di animazione poetica), Giovanni Mecozzi e Cecilia Verdini (architetti), a Stephanie Chauvel (textile designer) e al sottoscritto Davide Quadrio (curatore / producer Arthub).
Foto Henrik Blomqvist
Roberto Coda Zabetta
artista
“Perché…in tutte le altre case in cui ho vissuto, luoghi certamente straordinari, mi sono sempre sentito un individuo di passaggio. Destinato a prendere più che a dare. Nelle Marche, ma soprattutto a Loretello, ho scoperto il mio luogo di appartenenza. Per poter creare e dare, ma con più silenzio.”
Giovanni Gaggia e Mattia Galanti
Casa Sponge
“Il QUI ed ORA è un preciso momento, un istante ben chiaro: l’oggi. È il tempo della consapevolezza, degli uomini e le donne che abbiamo deciso di essere e in un luogo ben preciso. Noi siamo sulla collina di Mezzanotte, dove l’Appennino si increspa ed inizia a farsi più duro. Qui ogni maggio ancora attendiamo l’arrivo delle lucciole. Siamo quelli che siamo perché facciamo attenzione a ciò che c’è e c’è sempre stato.”
Mattia Priori e Serena Pierfranceschi
Casamavì
“Quando nasci, cresci. In un luogo come Pergola affondi inevitabilmente nel terreno delle forti radici. Sei più legato di altri alla storia del tuo paese, della tua famiglia, dei tuoi nonni. Alle tradizioni. Solo però l’interesse di ‘viaggiare’ e la scoperta di ciò che c’è fuori da qui ti fanno dispiegare quelle ali per immaginare un futuro diverso e alimentare la creatività. Dopo aver diretto per quattro anni Animavì festival, dal 2020 abbiamo creato, insieme alla mia compagna di vita Serena, Casamavì: la nostra casa culturale. Una finestra verso il mondo, uno strumento di stimolo e connessione per la cittadina con l’esterno e viceversa.”
Rita Camillucci e Raffaele Gentili Fabio Di Salvo e Bernardo Vercelli – Quiet Ensemble
Blooming festival // arti numeriche e culture digitali Pergola
“Perché qui ci sono le radici e vogliamo coltivarle, perché questa ricchezza non vada sprecata. Perché prima o poi bisogna provarci. Perché la sfida è più stimolante e le soddisfazioni più profonde. Perché innestiamo contrasti e portiamo visioni da condividere. Perché sappiamo che la superficie arida è spessa solo pochi millimetri, e sotto brulica, e non aspetta altro.”
Simone Massi e Julia Gromskaya
artisti, film di animazione poetica
“Per scelta e per necessità, perché le alternative non erano giuste per noi.”
Giovanni Mecozzi e Cecilia Verdini
architetti
“Perché ai tempi dell’università il professor Raffaele Mazzanti, stimato maestro di architettura, ci ricordava come nel futuro sarebbero state soprattutto due le cose importanti da regalare ai propri figli: il tempo e lo spazio. Il tempo dell’uomo e lo spazio della terra. Noi in quegli anni non lo capivamo a fondo, erano sì parole importanti ma non sentimenti vissuti. Oggi è nello spazio e nel tempo dilatato della campagna che capiamo la profondità di quelle parole.”
Stephanie Chauvel
textile designer
“Perché qui e ora: per la bellezza. Perché vivere in campagna: per il ritmo delle stagioni, per essere quelli che siamo: magari sapessi! Per cercare di stare bene, per vivere la vita.”
Davide Quadrio
curatore/producer Arthub
“L’ultima casa dei miei genitori, il nido delle mie figlie, il posto del pensare, il verde osceno della Natura, sempre in qualsiasi stagione. Essere rimossi per stare all’interno delle cose. Il resto è solo rumore di sottofondo.”