A poco più di un chilometro dal casello autostradale di Fermo – Porto San Giorgio, in via Galileo Galilei, se si percorre la strada rimanendo in silenzio, si possono percepire i suoni distintivi della bottega di un fabbro: martelli che battono, seghe che tagliano, saldatrici che assemblano. Se poi si ha la possibilità di entrare nell’officina di Marco Ripa ci si può accorgere che è molto di più di una canonica bottega artigiana.
Un museo di motociclette? No, quella per le moto è solamente una delle tante passioni di Marco che, esponendole in bottega, contribuisce a creare un’atmosfera stimolante e moderna. Uno showroom di mobili? Anche: uno spazio elegante e ben organizzato all’interno dell’officina accoglie i visitatori mostrando dalle prime alle più recenti collezioni. Ma più di tutto, si tratta di un laboratorio di idee, un’officina ben organizzata figlia di un ambiente di lavoro armonico che Marco è riuscito a costruire negli anni.
In un ampio spazio a doppia altezza che ospita varie postazioni di lavoro, si trova tutto il necessario per lavorare ferro e acciaio. Ogni progetto è una sfida, frutto di notti insonni e innumerevoli prototipi, dove l’obiettivo principale è cambiare la percezione comune dei metalli. Ispirato alla leggerezza delle sculture di Calder, Marco, insieme al suo team, lavora per rendere leggeri e moderni materiali antichi e pesanti come il ferro e l’acciaio, senza mai rinunciare alla funzionalità dell’oggetto e alla robustezza che li contraddistinguono. Tutti i metalli utilizzati sono interamente riciclabili. Ogni mese vengono ritirati e fusi i pezzi di scarto, da cui si ottengono materiali rigenerati, con cui realizzare nuovi complementi d’arredo, in un ciclo e riciclo senza fine.
Da anni, Marco collabora attivamente con architetti, designer e professionisti di diversi settori, per arricchire le sue collezioni con idee innovative e perfezionare ogni dettaglio del prodotto. Ogni creazione, una volta realizzata e dipinta con la nuova colorazione scelta, è pronta per essere caricata sul prossimo camion. Destinazione: privati, fiere e showroom internazionali, dove ogni pezzo diventa un ambasciatore della bellezza e dell’artigianalità “made in Marche”.


foto Giulia Papetti

foto Giulia Papetti

foto Francesco Marano
Eller Studio

foto Marco Biancucci

foto Aldo Dith
art direction Opale Studio
courtesy Loi Conversano