Architettura
- Expo Dubai 2020 Padiglione Italia

Oases in the Desert Le Marche negli Emirati Arabi

Mappe °17


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Progettare nuove comunità agricole a Dubai per sinergie rurali-urbane resilienti

UNIVPM – Università Politecnica delle Marche, Ancona, Italy
Gianluigi Mondaini, Maddalena Ferretti, Paolo Bonvini, Cristiano Luchetti

AUD – American University in Dubai, UAE (Local Partner)
Anna Cornaro, Mohannad Abu Suhaiban, Abdellatif Qamhaieh

Il progetto “Oases in the Desert”, a cura del gruppo di ricerca H4HH – Hub for Heritage and Habitat all’interno del Corso di Laurea in Ingegneria Edile-Architettura UNIVPM, in collaborazione con la American University in Dubai, è stato scelto dalla Regione Marche per rappresentarla all’interno della settimana delle Marche a Expo Dubai 2020. La Regione ha scelto come tema di riflessione e di promozione delle proprie iniziative il tema “Food, Agriculture and Livelihoods”, tema cruciale per il nostro gruppo di ricerca che mette in sinergia nuove tecniche di produzione sostenibile del cibo in territori estremi e con la progettazione urbana e architettonica degli spazi della produzione e delle comunità agricole locali. Il nostro progetto esplora i rapporti territoriali tra Dubai e le sue aree periurbane, indagando i nuovi scambi funzionali e le contaminazioni tra città e compagna, attraverso concetti architettonici innovativi e processi di rigenerazione che coinvolgono gli insediamenti agricoli situati nella periferia della città. Il progetto è stato sviluppato in due fasi. La prima negli spazi dell’Università Politecnica delle Marche, durante la quale il tema è stato declinato dal punto di vista della sua indispensabile interdisciplinarità. Le tematiche della produzione e della gestione della filiera del cibo in aree così critiche dal punto di vista delle difficoltà contestuali ha comportato un lavoro di conoscenza di una serie di discipline che consentono, attraverso l’innovazione tecnologica, di individuare possibilità produttive sostenibili.

Inquadramento urbano dell’area di progetto all’interno del sistema di oasi e di aree coltivate periurbane di Dubai
Innovative Farming – M2.0: planimetria generale degli interventi di upgrading del sistema di coltivazione tradizionale

Gruppo di ricerca
a cura di Gianluigi Mondaini, Maddalena Ferretti, Cristiano Luchetti – UNIVPM. Corso di Laurea in Ingegneria Edile-Architettura; Anna Cornaro – AUD. Dipartimento di Architettura, Scuola di Architettura, Arte e Design

Comitato scientifico
Paolo Bonvini (UNIVPM), Mohannad Abu Suhaiban, (AUD), Abdellatif Qamhaieh (AUD)

Comitato organizzativo
Benedetta Di Leo (UNIVPM), Francesco Chiacchiera (UNIVPM). Con la collaborazione delle Unità di Ricerca dell’Università Politecnica delle Marche: Agraria: Andrea Osimani Lucia Aquilanti, Cristiana Garofalo, Vesna Milanović Federica Cardinali Elena Bitocchi, Nunzio Isidoro, Paola Riolo Sara Ruschioni Marina Pasquini Maria Federica Trombetta. Economia: Maria Serena Chiucchi, Marco Giuliani. Scienze: Acquaculture Group – Ike Olivotto and Giorgia Gioacchini; Biochemical group – Luca Tiano and Elisabetta Damiani NUTRINSECT srl: Josè Cianni, Irene Biancarosa

Studenti Univpm
Ingegneria Edile Architettura: Francesco Baldoni Francesca Carletta, Sara Catena, Gaia Ciccioli Marco De Thomasis Agnese Ferrini, Federica Gualberto, Alessandro Lucchetti, Rebecca Mondaini, Maud Natalucci Ilaria Piccinini Beatrice Pilota, Francesco Ribichini, Francesca Sabatini

I gruppi di ricerca dell’Università Politecnica delle Marche coinvolti per raggiungere l’obiettivo, supportando il gruppo H4HH-Area Progetto del Dipartimento di Ingegneria Civile, Edile e Architettura, sono quelli delle aree di Agraria, di Economia e di Scienze. Questi ultimi hanno messo a disposizione il know how per affrontare a livello scientifico e innovativo le tematiche espresse. La seconda fase del progetto è consistita in un workshop intensivo svoltosi negli Emirati, in cui gli studenti del corso di laurea in Ingegneria Edile-Architettura hanno progettato collaborando con i loro colleghi dell’American University in Dubai, indagando i futuri scenari di sviluppo di un’area satellite della città di Dubai, denominata “Oasi di Margham”, cercando soluzioni spaziali capaci di connettere produzione agricola sostenibile e qualità architettonica e urbana. Margham è una delle aree che, a partire dagli anni ’70, fu individuata dal governo per programmi di residenzialità delle famiglie tradizionalmente legate al nomadismo e di “naturalizzazione” del deserto periurbano con aree coltivate, in cui la presenza di pozzi d’acqua ne permetteva la coltivazione di alcune tipologie di vegetazione. In questo contesto sono dunque stati individuati tre indirizzi principali di approfondimento progettuale: Temporary Housing: destinato ai lavoratori stagionali delle fattorie e al turismo esperienziale; Innovative Farm(ing): luoghi in cui produrre, vendere e comprare i prodotti coltivati nel deserto, luoghi di creazione, incontro e scambio attraverso l’innovazione; Food Hub: un luogo per diffondere la conoscenza del cibo e dell’educazione dell’agricoltura locale, con laboratori e luoghi dedicati alla ricerca.

Il workshop è stato occasione per applicare il tema della filiera del cibo a un contesto come quello estremo del deserto, coniugandolo con le progettualità offerte da discipline quali l’architettura e l’ingegneria, collaborazione che ha permesso un confronto interdisciplinare fondamentale nella formazione delle future generazioni di progettisti, che dovranno confrontarsi sempre più con le sfide della transizione ecologica e dei cambiamenti climatici. Gli studenti all’interno delle attività del workshop sono stati quindi chiamati a dare risposte efficaci a numerosi interrogativi, attraverso prime risposte spaziali. Cosa succede nella zona desertica? Come funziona la catena alimentare? Chi vive nelle oasi agricole? Quali sono le implicazioni spaziali e ambientali della produzione di cibo e le possibilità di una catena produttiva più sostenibile in queste aree periferiche, e come la città potrebbe beneficiare di un rapporto più stretto con il suo lato deserto? Queste comunità produttive tradizionali potrebbero rappresentare un modello di habitat diverso e praticabile? I contesti urbani della città potrebbero in qualche modo assorbire e implementare l’identità ambientale e architettonica espressa nelle oasi del deserto? Una maggiore integrazione con l’ambiente circostante e un rapporto più stretto con il deserto potrebbero portare a una nuova comprensione della struttura urbana e della strategia architettonica di Dubai, integrando nuovi approcci spaziali sostenibili.

Innovative Farm(ing)
Margham 2.0

Temporary market
Visione d’insieme degli interventi di progetto

Innovative Farm(ing)
Desert Farms

Coltivazioni a terrazzamenti progettati con sistemi di gabion walls che sfruttano
l’azione dei batteri per solidificare le sabbie del contesto. Sistemi di captatori di umidità per raccogliere acqua.

Food Hub
Desert Gardening

Neo Sustenance: il Learning exhibition centre e il polo ristorazione.

Food Hub
Neo Sustenance

Desert Gardening: schemi funzionali e sezione bioclimatica dell’hub dedicato al mercato e alla filiera del cibo Desert Gardening.

Temporary Housing
Auraq

Schemi di sviluppo del sistema di insediamento temporaneo Schemi delle fasi di costruzione del modulo abitativo.

Temporary Housing
Desert Cascades

Collage concettuale.
Modulo abitativo.

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