Architettura
- Mappe N°23

Piano C. Arte e cultura per riabitare Capodimonte Case gallerie PIANO.C - Ancona

Mappe °23


Articolo letto da 822 persone


Pasticceria Lombardi – Osimo


Progetto di: EST Platform


L’ingresso di PIANO.C che si affaccia direttamente su via Podesti, in un dialogo diretto con il quartiere
Prima sala espositiva di PIANO.C

Il quartiere Capodimonte ad Ancona nella sua lunga storia ha vissuto momenti di popolosa vivacità e di spopolamento imprevisto e repentino, in uno stratificarsi di abitare e disabitare che ne ha ridisegnato l’aspetto e la sua identità, senza cancellarne l’essenza, in un compenetrarsi di passato e contemporaneo proiettato al futuro. Tra i rioni più antichi della città, inerpicato sul colle Astagno, Capodimonte era uno dei centri della vita cittadina, con le sue abitazioni e le sue botteghe. I bombardamenti su Ancona del 1943 non risparmiarono il quartiere e i suoi residenti, costretti a lasciare le loro case. Molti non vi tornarono perché a più di vent’anni dalla fine della guerra, Capodimonte non era stato ancora ricostruito. Poi il terremoto del 1972 fu per questa parte di città un’ulteriore ferita, ma anche occasione di rinascita, grazie al piano di ricostruzione. Insieme a progetti di recupero di palazzi storici che non snaturassero l’impianto architettonico del rione, nacquero nuove e moderne unità residenziali di edilizia popolare.

Il quartiere si è così ripopolato non tornando mai alla vita di un tempo, riuscendo a trovare però una via di rinascita, inedita, o forse un essere in atto di un’anima che è sempre stata in potenza. I molti luoghi dell’abitare, poi disabitati, sono tornati ad essere abitati dall’arte e dalla cultura. Sono sorti così gallerie, musei, studi di design. La street art ha fatto irruzione nel rione con Ancona Crea e i murales che tingono i muri dei palazzi e invitano a perdersi tra scalette, passaggi stretti, piazze inaspettate. Si ricostruiscono relazioni, grazie ad associazioni come Io vivo a Capodimonte che oltre a creare senso di comunità, stana tra viuzze e giardini nascosti il patrimonio storico, culturale e architettonico-paesaggistico della zona.

È in quest’atmosfera in fermento che nasce il progetto PIANO.C: non solo uno spazio espositivo dedicato all’arte contemporanea, ma una fucina di idee. Un luogo da cui esplorare strade ignote della cultura e dell’arte o ripercorrere con occhi e strumenti nuovi quelle già battute. Al civico 33 di via Podesti così si ha accesso all’arte, quella che si guarda e si mette in mostra, ma anche quella che si fa, grazie a laboratori per grandi e piccini. I muri rosa dello stabile, che accoglie anche comuni abitazioni, non racchiudono, ma protendono verso il quartiere. Nascono così gli spettacoli del teatro in loop o i concerti sul palco naturale della piazzetta dei resti della chiesa di San Giacomo. Per un pubblico attento o di passaggio, per quello scettico o curioso che si affaccia dalle finestre. PIANO.C è l’abitare di un sogno, quello di Nicoletta Carnevali e Alessandro Moscatelli, curatori dello spazio e direttori artistici delle iniziative che trovano casa in via Podesti 33. Architetta la prima, docente ed esperto di Storia dell’arte il secondo, entrambi con una lunga esperienza da ideatori di Festival culturali, si sono messi in viaggio alla ricerca di una casa. Trovarla a Capodimonte un imperativo categorico, non una possibilità.

Un atto che era già la dichiarazione della poetica del progetto. Uno spazio che va cercato per essere raggiunto, inoltrandosi in un quartiere votato all’arte contemporanea e non solo. Durante l’inaugurazione di PIANO.C, a maggio 2024, Carnevali e Moscatelli hanno dichiarato di vedere in Capodimonte la Montmartre anconetana. Un’iperbole forse, ma che poggia su solide suggestioni: la sua conformazione, le sue chiese, i suoi affacci sul mare, sulla cattedrale di San Ciriaco, sulla Mole del Vanvitelli, i suoi giardini abbarbicati e naturalmente la sua street art in continua evoluzione, il più unico che raro Museo tessile. Ancora, studi di architettura e design e gli artigiani del ferro e delle cornici.

Il progetto di ristrutturazione di quello che era il laboratorio dello storico chiosco dei frutti di mare “Da Morena” in studio d’arte è della stessa Nicoletta Carnevali e degli architetti Anna Maria Del Sole e Amedeo Nucifora dello studio associato NATIVE di San Benedetto del Tronto (Ap). Pareti che hanno dato casa a idee e progetti culturali a cui Carnevali e Moscatelli si sono dedicati ben prima di trovare una fissa dimora. Il Festival di poesia, Similitudini, itinerante nella sua gestazione, ma in scena a Jesi dal 2016, ma anche Gradini Festival a Corinaldo, e tante altre iniziative culturali che portano la loro firma, scandiscono il percorso di maturazione di questi due operatori culturali visionari quanto pragmatici, capaci di navigare verso nuovi orizzonti, come ad esempio la rivista COME, prodotto editoriale che documenta il lavoro svolto, ma che funge anche da campo di ricerca per alimentare creatività e riflessioni da tramutare in azioni. E nelle sue molteplici vite Capodimonte potrebbe presto diventare anche quartiere di una residenza per artisti. È nei locali di PIANO.C che Carnevali e Moscatelli immaginano giovani emergenti dare vita alle loro creazioni.

Seconda sala espositiva di PIANO.C. Dettaglio distintivo l’impianto elettrico a vista nero
Planimetria
Sezioni A-A1, B-B1 e C-C1

Credits


intervento

ristrutturazione e conversione di un laboratorio alimentare in galleria d’arte

Luogo

Ancona – quartiere Capodimonte

Creatori del progetto

arch. Nicoletta Carnevali, arch. Anna Maria Del Sole, arch. Amedeo Nucifora

Committente

Nicoletta Carnevali

Redazione del progetto

2023

Realizzazione

2024

Imprese esecutrici:

Palombelli srls

foto

Oskar Sanvenero

Articoli Correlati


link to page

Racconti

Associazionismo a Marzocca

di Cristiana Colli

link to page

Architettura

- Mappe N°22
Funzionale, essenziale, ecologica
link to page

Architettura

- Mappe N°21
Suggestioni picene, identità storica, etica del riciclo
link to page

Architettura

- Tesi
Ricostruire Visso dalle macerie
link to page

Architettura

- Ristrutturazioni
Un cantiere di refitting per grandi yacht
link to page

Arte / Culture

La nuova Biblioteca Mozzi Borgetti

di Federica Ciavattini

link to page

Architettura

- Expo Dubai 2020 Padiglione Italia
Softness i-Mesh. Designing the City

di Cristiana Colli Francesca Molteni

link to page

Eventi

- Rigenerazione sociale e urbana
Marzocca ReLab

di Cristiana Colli

link to page

Architettura

- Tesi
Restauro e valorizzazionedi un caposaldo storico
link to page

Architettura

- Nuove costruzioni
Un luogo di lavoro poetico e tecnologico
link to page

Editoriale

- Mappe N°22
Annotazioni#22

di Cristiana Colli

link to page

Arte

Oscar Quagliarini

Vuoi entrare nella nostra Community?