Il progetto nasce dal desiderio della famiglia di allontanarsi un poco dalla città per vivere spazi più distesi, relazionandosi con il verde privato e una privacy maggiore. Sulla base dei loro desideri e delle loro esigenze, abbiamo immaginato un’abitazione unifamiliare adagiata sul terreno, senza piani interrati o sopraelevati, niente soppalchi e terrazze ma uno spazio continuo, liberamente sviluppato in un unico livello a quota terreno. Il dialogo con l’esterno è volutamente accentuato dalle grandi vetrate che si aprono verso i lati più fruibili del lotto. L’abitazione, e il vivere della casa, sono fortemente ispirati alle dinamiche abitative delle domus romane, soprattutto nel modo di godere della porzione padronale della residenza.
Il tetto a falde, doppia e singola, sta ad accentuare la morbida sensazione di rifugio; anche i materiali di rivestimento esterni sottolineano il calore del ritorno fra le mura domestiche. L’interno si apre a sua volta con spazi molto ampi dialoganti con la parte interna del giardino attraverso pareti di vetro scorrevole sia nella parte a giorno che in quella a notte. Cucina, soggiorno e camere costituiscono un percorso ampio e luminoso, raccolto e avvolgente attorno alla parte di giardino che accoglie la piscina e gli spazi di aggregazione esterni. I volumi centrali lasciano a vista il tetto proprio per valorizzarne la struttura in legno recuperando la sensazione di morbida protezione all’interno di un costruito dalle caratteristiche antiche rilette in chiave moderna. Grande, la cura e sensibilità nella scelta dei materiali e degli arredi. In questo intervento la stretta collaborazione con i proprietari e lo spiccato gusto di entrambi hanno permesso di dar vita ad atmosfere interne ottimamente inserite nell’architettura del costruito. Un lavoro creativo ed esecutivo che si è avvalso delle migliori competenze sia di noi progettisti che dei proprietari; un affiatato lavoro di squadra che ha consentito la realizzazione dell’opera in meno di un anno, grazie alla grande professionalità e alle capacità organizzative della Società costruttrice, Ma.Pa. Cannelloni e del suo direttore tecnico Geom. Mario Santoni.