“Camere con vista. San Benedetto/Pesaro. Andata e ritorno” è il titolo del progetto di committenza di opere fotografiche da destinare al patrimonio pubblico promosso dall’Associazione Demanio Marittimo km-278, dal Gabinetto Fotografico Nazionale dell’ICCD e da ISIA Urbino, selezionato nell’ambito di Strategia Fotografia 2022, promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura.
Paola De Pietri, Luca Capuano e Pierluigi Giorgi sono i 3 autori coinvolti in questo viaggio Adriatico tra la natura le colline e il mare, lungo la linea di costa, i binari e le architetture. Alberghi, piccoli hotel, pensioni a mare scandiscono lo sguardo delle tante “Camere con vista”, un progetto concepito per cogliere le invarianti adriatiche degli immaginari, quello spaccato peculiare della vacanza in Italia fatto di stile di vita, divertimento, cura, loisir.
Queste architetture sono reperti nell’accezione ampia; antropologie e fenomenologie della transizione turistica che ha orientato lo sviluppo e determinato l’identità della città adriatica; riverberi del cambiamento climatico dentro una metamorfosi radicale rispetto ad accessibilità, erosione, consumo di suolo, inquinamento.
I fotografi sono chiamati a indagare le permanenze trattenute in queste strutture che, dopo settanta anni ancora incarnano il desiderio e la seduzione dell'evasione estiva.
Design, arte, architettura, comunicazione, sono riti e miti, elementi che rendono riconoscibile e identitario un fenomeno che si ripete da decenni tutte le estati uguale a sé stesso. L'obiettivo è creare una narrazione per immagini e parole multidisciplinare che entrerà a far parte delle collezioni ICCD. Il progetto prevede anche iniziative di disseminazione nei territori con mostre, attività didattiche e partecipazione ad eventi dedicati al progetto, in particolare alla 13° Edizione di Demanio Marittimo.Km-278 con un’area e una programmazione dedicate.
MOSTRA
CAMERE CON VISTA
San Benedetto/Pesaro.
Andata e ritorno
dal 3 ottobre al 13 dicembre 2024, Roma ICCD
Inaugurazione: 6 ottobre ore 18.00
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MOSTRA
CAMERE CON VISTA
San Benedetto/Pesaro.
Andata e ritorno
dal 6 luglio al 1 ottobre 2023, Senigallia, Rocca Roveresca
Inaugurazione: 6 luglio ore 17.00
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ISIA URBINO
WORKSHOP
Camere con Vista è stato anche il tema di una serie di workshop tenuti da Luca Capuano e da Paola De Pietri con Leonardo Sonnoli, con gli studenti e le studentesse di ISIA Urbino.
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Fotogallery Inaugurazione
Autori e Curatori
Per secoli l’Adriatico è stato simbolo e luogo di dialoghi multiculturali; per generazioni è stato la destinazione per eccellenza, la piattaforma sentimentale e formale di un certo Viaggio in Italia. Sempre il mare d’Oriente, il mare dell’intimità di Predrag Matvejevic, ha disegnato forme di trasmissione della conoscenza e della narrazione, offerto un punto di vista nella modernità, la civiltà dei consumi, le relazioni tra paesaggi, tra costa ed entroterra, appennino e mare. Ancora oggi l’Adriatico è la vacanza, il mare, il viaggio con i suoi immaginari, il mito del loisir e dell’avventura, la cultura e gli eventi, la residenza temporanea che custodisce accoglienza e relazione.
“Camere con Vista - San Benedetto - Pesaro. Andata e ritorno” è un viaggio adriatico fatto di transito e sosta, esperienza dei luoghi lungo la linea di costa, binari che sfiorano il mare, linee parallele che si rincorrono tra il lungomare e la ferrovia, la SS16 e l’A14 – codici di riferimento e main street - per un’antropologia turistica che ha definito sviluppo urbano e sociale, estetiche e forme di comunità. È un inside out, un limes tra dentro e fuori, tra le colline, il mare e il costruito degli assi orizzontali che attraversano il paesaggio e l’intimità dei luoghi. Villini, colonie, pensioni, piccoli hotel, condomini sono reperti, depositi e dispositivi a partire dai paesaggi che connotano i cortili, le sale, gli spazi comuni, le suppellettili dell’accoglienza, il design degli arredi, e infine le stanze che custodiscono viste e sguardi. Le identità della città adriatica sono un ecosistema di alfabeti e linguaggi, culture formali, manufatti, segni e icone di appartenenze, suoni e voci, insegne e nomi delle tante residenze temporanee, cibi, oggetti e merchandising delle vacanze – allegro e pop, eccentrico e colorato.
Nelle immagini scritte col sole di Paola De Pietri c’è la vita interiore dei luoghi e dello spazio pubblico, gli spostamenti minimi ma radicali del territorio in attesa, in un processo di appropriazione che accoglie il tempo lungo della visione – quando l’estate è una promessa, poi un’elaborazione progettuale, infine un’esperienza di vita; negli archivi immaginari di un film mai fatto di Luca Capuano si stratificano riferimenti e ispirazioni, in un ipertesto delle coabitazioni; nel portolano contemporaneo di Pierluigi Giorgi appare in tutta la sua meraviglia la linea di costa ripresa in piena soggettività, a distanza costante come documento che interroga sulla storia della regione da un punto di osservazione rovesciato – quello della terra vista dal mare.
La restituzione multimediale di Alessio Ballerini accoglie le sollecitazioni poetiche ed estetiche degli archivi come giacimento demo-antropologico nell’incontro con i pionieri - testimoni di una stagione del ‘900 - beni culturali viventi, uomini e donne, visionari, le cui storie ed esperienze sono una preziosa e inestimabile memoria che si fissa e si rigenera come patrimonio comune. In questo primo nucleo di progetto si sono cercate le invarianti adriatiche, le matrici che da decenni rappresentano il desiderio dell'evasione estiva con i suoi riti e miti, fenomeno che si ripete tutte le estati uguale a sé stesso. Il turismo è stato la grande industria del litorale adriatico per tutto il ‘900 – sostenuto anche da un sistema infrastrutturale che ha spostato la vista della costa da terra, e rovesciato lo sguardo del passato quando le città erano pensate per essere viste da mare, e rappresentate dai pittori secondo questa prospettiva. Il turismo permane economia tra le più attese allo sviluppo delle comunità, ma anche lab di significati progetti e sperimentazioni legate al paesaggio, alla cultura, alla cura – delle persone e delle comunità. La dimensione prismatica del progetto si è arricchita del pensiero di Massimo Raffaeli, che ha dato vita ad una un’antologia letteraria e poetica, essenziale nella creazione e socializzazione di questi immaginari. Nelle sue articolazioni, il progetto sceglie la cultura contemporanea – arte, architettura, design, comunicazione – la letteratura, l’approfondimento socio-economico per favorire conoscenza e consapevolezza sulle storie adriatiche tra coabitazioni dei modelli economici, antropologie e fenomenologie, tra cura manifattura e servizi.
di Cristiana Colli e Carlo Birrozzi
Identità del Progetto
La prima immagine fotografica fu di Niepce, un’eliografia su lastra di stagno del 1826: “Vista dalla finestra a Le Gras”. I forti contrasti disegnano un cono di luce, una prospettiva a V. Nel 1968, Herb Lubalin progetta Avant Garde, rivista d’avanguardia e critica caratterizzata da un’estetica post-moderna. Il logotipo disegnato per la testata è composto con un carattere geometrico sans serif composto da un disegno rotondo alternato a diagonali accentuate. Il logotipo disegnato per Camere con Vista riprende il disegno tipografico di avanguardia e interpreta le singole lettere come segni che giocano con le relazioni tra figura e sfondo, dentro e fuori, aperto e chiuso, evocando così cerchi nell’acqua, stanze che si dischiudono, prospettive.
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