Donne
Un appello all’utopia quello di Giulia Ronchi, la postura del commitment quella di Katiuscia Biondi Giacomelli. Il teatro e l’immagine sono testimonianze, edificazioni, dispositivi di civilizzazione. La candidatura Unesco dei teatri è una eccellente notizia, insieme alla necessità di estendere il networking a progettualità parallele. La progettualità autorevole e articolata dell’Archivio Mario Giacomelli è un’altra eccellente notizia che consegna questa legacy alla valorizzazione che merita, alla centralità di una figura che critici studiosi e istituzioni museali potranno leggere nella sua dimensione sfaccettata.

Teatri del Fare e nuove manifatture
Nella regione che è stata a lungo tra le più manifatturiere d’Europa, la manifattura continua ad essere centrale. Anche con i teatri del fare, in quella metamorfosi dove il luogo è un progetto che è un tutt’uno col processo che è un tutt’uno con l’oggetto. Il fare e l’essere. Lo raccontano storie come quella di Henry Timi, Berloni, Marco Ripa. Manifatture che rispondono a desideri nuovi, come il luxury sostenibile di Altroche, il pigiama sartoriale su misura, il lusso responsabile della mini collezioni, la dimensione personale nella camera d’albergo nell’hôtellerie di pregio.


Case ibride
Forse un giorno saranno case museo storicizzate – quelle che nel tempo si sono aperte alla contemplazione e alla fruizione artistica condivisa. Oggi sono case ibride, luoghi dove l’abitare implica la dimensione pubblica, l’accoglienza di un visitatore – magari per fasce orarie o giornate – e definisce funzioni, socialità, relazioni. Per offrirsi anche al piacere e all’esperienza della messa in scena.
Immagini e immaginari
Quelle di Andy Massaccesi sono eleganti forme in movimento. La moda, i luoghi, i ritratti, sono pretesti che animano la fissità classica dell’impaginazione.
Natura e metafore
Ciò che arde raccontano I fumi della Fornace. Ciò che abita le acque racconta Sopravènto. Si parla per metafore mentre si parla di luoghi, di geografie che si spostano, di paesaggi umani sociali poetici. Nuove mappe per nuove Marche.
