Il Personale Opera d’arte site-specific di Claire Fontaine
Fondazione Ermanno Casoli – Fabriano
La creazione dello slogan “Il personale è politico” viene attribuita a Carol Hanisch, attivista femminista statunitense che lo utilizzò in un testo pubblicato nel 1970 in cui sottolineava l’importanza di considerare sempre le esperienze personali, quando si discute di questioni politiche e sociali, ma anche di riconoscere che queste dinamiche possono riflettere e influenzare le strutture di potere esistenti. In altre parole, ciò che accade nella sfera personale può avere un impatto significativo sulle questioni politiche e sociali più ampie e viceversa.
Claire Fontaine riaccende questo slogan nell’installazione luminosa site-specific Il personale, creata per il luogo più iconico dell’headquarter di Elica in occasione della XXI edizione del Premio Ermanno Casoli. Elica è un’azienda che da molti anni, attraverso i progetti messi in campo con la Fondazione Ermanno Casoli, si avvale dell’arte contemporanea come strumento di conoscenza e di crescita, volto a potenziare la cultura del cambiamento e dell’innovazione all’interno dell’organizzazione aziendale.
L’ispirazione per questa nuova opera nasce dalle riflessioni scaturite durante il workshop “Lavoro femminile visibile e invisibile” tenuto dall’artista e rivolto a un gruppo di trenta donne, individuate con un open call, tra quelle che rivestono ruoli manageriali all’interno dell’azienda. Confrontandosi sulle tematiche sollevate dalla lettura di testi femministi e sulla condizione delle donne nell’attuale mondo del lavoro, ogni partecipante ha avuto l’opportunità di raccontare la sua storia condividendo la propria esperienza con il gruppo, potendone così riconoscere la validità. Narrare la propria storia, potersi riconoscere in quella degli altri, rendere pubblico un proprio percorso interno, hanno rappresentato momenti dal valore inestimabile in cui Claire Fontaine ha avuto un ruolo chiave, ispirando importanti riflessioni nelle partecipanti, irradiando energia e passione.
Elica ha compreso quanto le imprese possano imparare dall’arte, non solo nel campo più specifico della ricerca, della sperimentazione e del marketing, ma anche e soprattutto nell’ambito delle risorse umane. Attraverso le modalità di lavoro degli artisti si possono più facilmente comprendere le dinamiche interpersonali creando percorsi di integrazione reciprocamente vantaggiosi, si può apprendere non solo come rispondere alle necessità, ma anche come rendere tangibili e personali i valori. In generale, un’azienda che si confronta con l’arte contemporanea viene percepita come dotata di maggiore sensibilità, in quanto l’arte tocca aspetti fondanti della persona sia dal punto di vista cognitivo che emotivo. Attraverso questo processo si può trasformare la percezione stessa del lavoro, delle relazioni, dei linguaggi, ma anche dell’investimento intellettuale ed emozionale.
La frase in inglese “The personal is political” è stata scelta nella traduzione in italiano da Claire Fontaine perché in questo modo si arricchisce di un’ambiguità che la rende un’affermazione diretta al personale dell’azienda. Questo doppio significato del termine personale, riflette in pieno la filosofia di un’impresa come Elica, che pone attenzione al benessere delle persone, e al riflesso positivo che questo può avere nei contesti professionali.
Con questo semplice quanto geniale scarto linguistico, l’esortazione concettualmente femminista si riconfigura come un messaggio significativo per tutta la popolazione aziendale, sollevando al tempo stesso tematiche particolarmente rilevanti del nostro vivere quotidiano fino a diventare una dichiarazione d’intenti per l’innovazione sociale e la contaminazione culturale. Un risultato che è sempre presente nel modus operandi di Claire Fontaine, attraverso la creazione di opere provocatorie capaci di innescare una reazione e un cambiamento, mettendo in discussione i sistemi prestabiliti, risvegliando sia le coscienze individuali che le responsabilità collettive.