Casa Condivi è all’ interno di un antico palazzo storico in una delle piazze principali di Ripatransone, borgo a pochi passi dal mare, arroccato su una collina e con un panorama mozzafiato. Il progetto nasce dalla necessità del cliente di realizzare un appartamento da dare in affitto temporaneo dallo stile contemporaneo in grado di integrarsi nel contesto storico del borgo. Una delle richieste era quella mantenere il più possibile la distribuzione interna, realizzata negli anni precedenti, ma mai completata. La risposta progettuale si è quindi focalizzata nella definizione gli spazi, conferendo loro identità e significato anche attraverso la sistemazione e progettazione di arredi custom-made. In ogni angolo della città di Ripatransone, così come nell’appartamento, si ammira la commistione tra il costruito del borgo storico e lo sfondo delle colline marchigiane che si stagliano sull’azzurro del cielo.
Già dal primo sopralluogo gli affacci delle finestre colpiscono immediatamente i progettisti e diventano ispirazione progettuale. Al piano inferiore vengono inquadrati il paesaggio collinare e il borgo, al piano superiore del sottotetto tutte le viste sono invece dirette verso il cielo. Diventa allora chiaro che tali elementi devono essere ricordati nel progetto. I colori del paesaggio collinare nei toni del verde si uniscono all’azzurro del cielo arricchendo la spazialità dell’appartamento. Il verde e l’azzurro riaccendono gli interni conferendo un’atmosfera equilibrata tra antico e contemporaneo. Nuance decise, arredi progettati ad hoc ed elementi costruttivi tradizionali definiscono il progetto.
L’abitazione si sviluppa su due livelli. La zona giorno diventa un open space, dove le pareti in muratura e gli architravi in mattoni si abbinano alla tinta verde conferendo allo spazio armonia e contemporaneità. Una parete con arco a tutto sesto accoglie la cucina lineare, perfettamente integrata nella nicchia. Dal piano superiore scende la scala i cui elementi verticali mantengono lo spazio aperto e luminoso, conferendo un senso di leggerezza.
Un piccolo bagno sottoscala viene arricchito da tinte decise, il cui soffitto viene lasciato a vista per mostrare il ‘retro’ della scala in legno, diventando così un dettaglio di grande qualità e regalando dinamicità a questo piccolo spazio, solitamente trascurato. Protagonisti della zona giorno sono gli arredi custom-made, disegnati per stimolare le persone a vivere lo spazio in una nuova maniera. Il centro della zona giorno è dominato da un elemento di design multifunzione che organizza lo spazio e assolve a una duplice funzione: da una parte tavolo da cucina, dall’altra divano-letto. Le sedute poste sotto le finestre della zona giorno invitano a sostare e ammirare la piazza mentre si sorseggia un caffè.
“Il percorso tra Foster+Partners, MVRDV e Sou Fujimoto mi ha fatto capire quanto il contesto sia fonte di ispirazione e come ogni oggetto debba avere il suo significato, la sua funzionalità e offrire un’esperienza a coloro che ne fanno uso” ha dichiarato la progettista Chiara Girolami.
La zona notte è interamente organizzata nel piano sottotetto, caratterizzato da lucernari e un terrazzo “a tasca” che inquadrano rispettivamente il cielo e lo ‘skyline’ del borgo. La palette sui toni dell’azzurro cielo crea un’atmosfera rilassante, dedicata allo spazio del riposo, abbinandosi perfettamente alle travature in legno.
In corrispondenza del terrazzo, il colore subisce un climax che culmina nel blu cielo della seduta. Grazie a questa lunga ‘seduta/piattaforma” il terrazzo acquista valore, offrendo la possibilità di poter godere del panorama (prima impossibile data l’altezza del muro) e brindare al tramonto quando il cielo assume sfumature incredibili e incornicia lo skyline del borgo. Un appartamento per affitti brevi che offre un’atmosfera equilibrata e giovane in uno spazio che mescola elementi tradizionali a colori e forme contemporanee. Uno spazio dove gli arredi diventano dispositivi in grado di stimolare il visitatore a vivere lo spazio in maniera nuova, godendo delle visuali e delle sensazioni che esse possono generare.