Visual design

Viceversa vs. Viceversa Come cambiare il proprio punta di vista in caso di lockdown

Mappe °17


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Progetto di Doretta Rinaldi

Viceversa vs. Viceversa
“Come elencare quotidianamente i miei sentimenti mi ha aiutata a superare il (primo) lockdown”
#viceversavs

Viceversa vs. Viceversa è un progetto nato nel 2020, durante la fase iniziale della pandemia di covid 19. Si tratta di una serie di 23 poster (circa 1 ogni 2 giorni) + 3 layouts bonus, disegnati per celebrare le festività 2020 (e l’inizio di un altro lockdown). Il focus: la necessità di cambiare il proprio punto di vista. È un progetto di resilienza, sentimenti, colori, sfumature e… liste. Perché quando mi sento confusa, persa nei miei pensieri o sopraffatta dalle cose da fare, stilare liste mi aiuta a concentrarmi. Ma Viceversa vs. Viceversa, non è (solo) una semplice sequenza di liste: indaga l’importanza delle relazioni umane, sottolinea le nostre vulnerabilità e investiga i confini labili della salute mentale. È piuttosto comune, infatti, provare sentimenti contrastanti, uno dopo l’altro. Viverli come emozioni positive o negative dipende dal punto di vista, dall’attitudine, dal “verso” di lettura. Avere alti e bassi fa parte del mio carattere e nel tempo ho imparato a gestirli. Durante la quarantena, tuttavia, questi sentimenti si sono intensificati, diventando più ricorrenti e intensi.

Doretta Rinaldi è art director e visual designer, lavora principalmente tra Italia, Francia e Paesi Bassi occupandosi di progetti culturali che spaziano da festival di musica antica a mostre d’arte moderna e festival di teatro contemporaneo. Il suo approccio personale e ironico integra stampa, illustrazione, motion graphics, video e media digitali. I suoi progetti sono stati presentati in pubblicazioni e mostre in tutto il mondo. Professional Member di AIAP – Associazione Italiana Design della Comunicazione Visiva, Rinaldi è anche founder e communication manager di Chapeau ! Culture consulting, collettivo di professionisti impegnati nello sviluppo di progetti culturali e di cooperazione europea.

Il mio lavoro di visual designer consiste principalmente nel progettare manifesti. Lavorare a una serie di poster mi è sembrato, quindi, il modo naturale per tenere traccia della “tempesta emotiva” che tutti stavamo più o meno consapevolmente attraversando, proponendo di festeggiare compleanni o anniversari, comunicando con il resto del mondo, ma anche (soprattutto) per coinvolgere amici e familiari lontani, che si sono presi del tempo per pensare e scrivere le loro liste.

All’inizio i poster erano digitali, condivisi attraverso i social media. Poi sono stati stampati, spediti, inclusi in mostre e pubblicazioni in diverse parti del mondo. Nell’estate 2020 uno dei disegni è diventato una t-shirt in edizione limitata, una sorta di cicatrice da indossare. Il layout di ciascun manifesto è semplice e organizzato, con due parti contrapposte che si fondono l’una nell’altra (la vita prima vs. la vita ora). I colori pallidi e primaverili contrastano con il significato profondo del progetto. La tipografia è neutra (Helvetica, what else?): per capire bene di cosa si tratta bisogna leggere attentamente, dedicare il giusto tempo e la giusta attenzione. Ogni poster ha senso indipendentemente dal verso di lettura: non esiste una sola, unica verità. Ogni sentimento, ogni reazione ha la sua motivazione profonda che va semplicemente accettata. Sentirsi arrabbiati, entusiasti, esausti o produttivi va bene. Così come sentire la mancanza di amici e familiari, ma anche delle proprie abitudini. Scegliere di vivere una vita “virtuale”, o isolarsi e spegnere tutti i dispositivi è altrettanto corretto e comprensibile. Senza eccezioni.

I testi dei manifesti sono in inglese, tranne che il poster n. 10, 2020: la lista della mia mamma! Ogni metà contiene un titolo, in alto:

SPRING (?) 2020 VS THE REST OF OUR LIVES e OUR LIVES IN 2020 VS THE REST OF SPRING

un sottotitolo:
SELF ISOLATION ANTI-SOCIAL CLUB. NON-STOP 2-PERSON PARTY / LIVE FROM MY KITCHEN / BEDROOM / LIVING ROOM / BALCONY e ALL TOGETHER SOCIAL PARTY. MASKS DOWN / HUG ME / HOLD ME CLOSE STAY AT HOME BUT ONLY IF YOU WANT TO
al centro: Altri due titoli, che esplicitano il tema del poster (I FEEL / I DON’T FEEL – I MISS / I DON’T MISS …).

Poi la lista, fatta di aggettivi, sostantivi o brevi frasi. La lista non cambia, indipendentemente dal senso di lettura. Quello che cambia è il punto di vista. L’apparente ordine è disturbato e interrotto da forme nere, aggressive, che coprono e nascondono. Traducono in immagine il tema del manifesto, e ne rappresentano la mia interpretazione.

Viceversa vs. Viceversa è anche un’esperienza di realtà aumentata. Ho realizzato tre locandine in edizione limitata (n. 24 / 25 / 26) che, grazie a un’apposita app, prendono letteralmente vita.
www.vimeo.com/user17357300
www.instagram.com/dorettarinaldi
www.dorettarinaldi.com

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