La Casa in Vigna riconverte in residenza di campagna un fienile di famiglia mantenendone intatti i caratteri materici e spaziali. Situato nella campagna ostrense, immerso tra un uliveto e un vigneto, l’edificio esistente era utilizzato come rimessa di attrezzi e mezzi agricoli, ed era caratterizzato da una muratura in mattoni forati disposti a taglio, a favorire l’areazione delle granaglie.
Due grandi aperture centrali a piano terra connettono le aree esterne, sul fronte e sul retro, a quella interna, rendendo lo spazio fluido e continuo. Nella riconversione da fienile a residenza desiderio del committente era quello di mantenere questa doppia apertura e renderla il cuore della casa. Il progetto replica la forma in pianta dell’edificio esistente e ne amplia di poco la volumetria. Attraverso un gioco di doppia altezza sulla zona living e il posizionamento della scala sul lato opposto, le stanze private del piano primo rimangono come “sospese” sopra lo spazio completamente libero e indiviso del piano terra, generando un effetto di “scatola nella scatola”.
Al piano primo un piccolo spazio distributivo allinea le due camere e il bagno centrale e le sue grandi aperture che si affacciano sul vigneto, sulle colline e verso il centro storico della città medievale. Il piano terra continua all’esterno: le due grandi vetrate, ad unica anta completamente apribile (a scomparsa all’interno del muro), permettono una flessibilità totale dello spazio centrale, e portano la vigna in casa. Offrono allo stesso tempo privacy, comfort e la straordinaria sensazione di vivere immersi nel verde.
L’atmosfera è privata, silenziosa e la luce filtrata e calibrata. Il bagno prende la luce zenitale del sole (e anche della luna) che si riflettono sui rivestimenti bianchi e azzurri. Al piano terra la zona dining al centro della casa, accoglie una luminosità magica a tutte le ore del giorno e divide la lunga isola della cucina dalla zona living e dall’ingresso. Questo, leggermente rialzato dal piano di calpestio e favorito dalla doppia altezza accoglie gli ospiti offrendo un vista di tutto lo spazio. La cucina è essenziale: tutti i servizi, bagno e una dispensa, sono “nascosti” dietro una parete attrezzata. I materiali e i dettagli sono stati scelti e disegnati con cura: l’isola è rivestita con piastrelle triangolari bianco latte, i cassettoni sono di color verde, la parete è in ocumè lasciato al naturale. I due livelli sono continuamente connessi: le camere ai lati opposti del piano primo si affacciano sul piano terra, una attraverso un oblò, l’altra da una finestra colorata aperta sulla doppia altezza e sull’ingresso. Più sotto, nell’interrato, i contrasti del nero e del giallo perimetrano lo spazio della palestra, passione e professione del committente.
Il piano terra continua all’esterno: le due grandi vetrate, ad unica anta completamente apribile (a scomparsa all’interno del muro), permettono una flessibilità totale dello spazio centrale, e portano la vigna in casa. Il piano terra continua all’esterno: le due grandi vetrate, ad unica anta completamente apribile (a scomparsa all’interno del muro), permettono una flessibilità totale dello spazio centrale, e portano la vigna in casa.
Il piano terra continua all’esterno: le due grandi vetrate, ad unica anta completamente apribile (a scomparsa all’interno del muro), permettono una flessibilità totale dello spazio centrale, e portano la vigna in casa. Offrono allo stesso tempo privacy, comfort e la straordinaria sensazione di vivere immersi nel verde. All’esterno due piccole aree pavimentate estendono la superficie. Una grande pergola di fronte all’ingresso crea le condizione perfette, in estate, per una cena all’aperto, protetti dalla vicina strada (seppur poco trafficata) da ulivi e buganvillee. Il volume esterno replica la forma originaria, distinguendo l’esistente dall’ampliamento attraverso la riproposizione del mattone forato originale, riempito di malta bianca, ottenendo un effetto materico che “vibra” alla luce nelle diverse ore del giorno e diventa una tela per le ombre degli alberi del piccolo agrumeto a ridosso all’edificio. La struttura è in legno (platform frame). La copertura, anch’essa in legno, è costituita da travi a pettine tinteggiate di bianco, così come il solaio interpiano costituito da un pannello in legno, ugualmente bianco. I bagni sono pavimentati e rivestiti con un raffinato disegno del grès (Mutina) e del mosaico Florim; la pavimentazione al piano terra è continua, in cemento bianco e cera, al piano primo in parquet di rovere. Tutti gli arredi sono disegnati e customizzati. La scelta cromatica di tutta la casa gioca tra i toni bianco-azzurri del cielo e quelli verdi, lignei e rossi della terra. Una piccola gelosia al piano primo ripropone la memoria del foro aperto del mattone del vecchio fienile ormai trasformato.