Venerdì 21 luglio 2023 dalle 6pm/6am,
XIII edizione della notte dedicata all’architettura, alle arti, al design.
Marzocca di Senigallia
Demanio Marittimo. KM-278 è una maratona dedicata alle arti, all’architettura, al design e alla dimensione adriatica, curata da Cristiana Colli e Pippo Ciorra. La XIII edizione, come ogni anno,si svolge sulla spiaggia di Marzocca di Senigallia venerdì 21 luglio, 12 ore ininterrotte, 6 pm/6 am.
Il titolo di questa edizione è SPAZIOCORPO - tra le grandi interrogazioni di questo momento segnato da conflitti e fragilità a diversa scala, forse mai vissuti nel passato recente con questa intensità - che racchiude le parole care a Demanio: comunità, coesistenza, progetto, cultura, conoscenza, visione, sviluppo, cura nella traduzione che ne fanno artisti, architetti, studiosi, imprenditori, scienziati, uomini e donne delle istituzioni, autori nell’accezione più ampia. L’ibridazione di queste due parole permette di espandere la dimensione etica, artistica, scientifica e culturale e di collocare la relazione tra corpo e spazio in una prospettiva allo stesso tempo progettuale, individuale e collettiva. Responsabilità del singolo e delle tante governance che definiscono le forme del potere contemporaneo: potere economico, scientifico, politico, culturale. I punti di vista vanno dall’arte all’architettura, dalla scrittura alla geometria, dalla misura alla cucina al cibo.
Lo spazio pubblico che accoglie il progetto è il risultato, come da consuetudine di Demanio Marittimo, di un concorso tra gli studenti della Scuola di Architettura della TU Wien - Università di Vienna, che è la più grande istituzione di ricerca e istruzione dell'Austria nel campo della tecnologia e delle scienze naturali. Il progetto vincitore, scelto all’unanimità dalla Giuria, è stato “Swim”.
Il Demanio si aprirà come sempre con l’omaggio al Maestro del Territorio, quest’anno l’artista Enzo Cucchi, marchigiano di Morro d’Alba, autore celebrato in tutto il mondo, in questo momento protagonista di una grande mostra al MAXXI.
Un programma internazionale ampio e ricco di tematiche contemporanee: dai Luoghi in cammino in cui sono narrate forme di rigenerazione, rinascita e ri-pensamento culturale conFlorinda Saieva, Fondatrice con Andrea Bartoli di FarmCulturalPark, il Sindaco di Peccioli Renzo Macelloni, Giulio Vesprini, esponente della scena grafica e urbana italiana. Lo sviluppo contemporaneo della nuova Albania, che ha scommesso sulla cultura, la qualità urbana, i servizi e la coabitazione tra le comunità, sull’ecologia, l’architettura, l’arte, la cittadinanza consapevole, avrà un ospite speciale - Erion Veliaj, Sindaco di Tirana. Lui è tra gli artefici di questa metamorfosi, il protagonista di un racconto che ha trasformato la città nell’arco di pochi anni e l’ha resa una capitale cosmopolita, una destinazione desiderata, una meta turistica di primo piano. Con lui la scrittrice Anilda Ibrahimi e il giornalista Massimiliano Tonelli. Le complesse relazioni e percezioni CorpoSpazio si misurano con la geometria e la misura, ciò che che concepisce lo spazio, la relazione, e le visioni del mondo. Gli interventi di Emanuele Lugli dell’Università di Stanford e dello storico dell’architettura Francesco Benelli si accompagnano al contributo della neuroscienziata Martina Ardizzi e di Antonio Lo Campo giornalista scientifico estudioso delle attività spaziali, dei manufatti e delle tute che agiscono come corpo nello spazio alieno, astronavi in miniatura, microarchitetture, e di Paolo Conte voce storica di Radio 3 Scienza.
Oggi Italo Calvino avrebbe cento anni. Di fronte alle trasformazioni della letteratura, della stampa e della ricerca, sarebbe uscito a vedere oltre i confini della cittadella umanistica – tra visualizzazioni, mappe, infografiche, interconnessioni tra i mondi e i linguaggi. Francesca Serra, docente di letteratura italiana all'Università di Ginevra, introduce all'Atlante Calvino, il progetto realizzato con il DensityDesign Research Lab del Politecnico di Milano, per esplorare l'opera dello scrittore da un nuovo punto di vista: la narrazione visuale. Una mappa per decifrare la relazione tra spazio immagine e parola, tra occhio e mente, tratto distintivo di Calvino.
Le frontiere del design sono esplorate dal direttore del Museo del Design Italiano della Triennale Marco Sammicheli, in dialogocon il designer Enrico Fratesi.
La 13° edizione di Demanio Marittimo.km-278 ha dato vita a una ideale partnership con La Biennale Architettura appena aperta a Venezia e curata dall’anglo-ghanese Lesley Lokko. Lokko infatti ha incentrato la sua mostra su molti temi cari a Demanio sin dall’origine: i rapporti tra le comunità, l’interdisciplinarietà, l’arte, la relazione tra design e ambiente, i nuovi territori della creatività, il “corpo e lo spazio”.
Tra i protagonisti di questa edizione molti membri della community di Demanio, curatori dei rispettivi paesi. Così un palco sarà dedicato a una discussione/maratona sulla Biennale Architettura accanto a talk, interviste e presentazioni, con Josephine Michau (curatrice padiglione danese e direttrice del festival di architettura di Copenaghen), James Taylor Foster (curatore padiglione nordico e del museo di architettura di Stoccolma - ArkDes), Karin Sanders (artista tedesca e autrice del padiglione svizzero), i Fosbury, curatori del padiglione italiano e alcuni dei gruppi che hanno coinvolto nel loro progetto. A contrappuntare i talk sulla Biennale ci saranno presentazioni di Philippe Rahm, architetto svizzero molto attento a temi ambientali e “atmosferici”, Matilde Cassani, Mario Cucinella, gli architetti Michael Obrist (Feld ’72) e Pierpaolo Tamburelli (Baukuh), entrambi docenti nella Scuola di Architettura viennese che quest’anno ha progettato il setting della spiaggia. Esperienze, storie, visioni e anche esiti, come rivista Vesper curata concepita da Sara Marini.
Tra le vicinanze e le intersezioni di questa edizione la mostraCamere con vista. San Benedetto/Pesaro. Andata e ritorno, a cura di Cristiana Colli e Carlo Birrozzi, progetto vincitore dell’avviso pubblico Strategia Fotografia 2022 promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura, che presenta le opere di quattro autori – i fotografi Luca Capuano, Paola De Pietri, Pierluigi Giorgi e il sound artist e film maker Alessio Ballerini. Impegnati in percorsi e ricerche differenti, tra approcci di tipo documentario e sguardi artistici a forte contenuto sperimentale, ma uniti dalla riflessione sul paesaggio come tema centrale di studio, attenzione e riflessione formale. Gli artisti in mostra dialogano con Andrea Pollarini, studioso di turismo e docente universitario. La fotografia avrà un altro ospite speciale, Mario Cresci, ospite di una grande mostra al MAXXI di Roma a cura di Marco Scotini.
Come ogni anno l’esperienza del cibo presenta storie originali. Questo è l’anno della Cheffa - Maria Vittoria Griffoni - non solo cuoca ufficiale e personale di Jovanotti in tour, ma soprattutto personalità eclettica e celebrata. Suo il light dinnerdel Demanio: la cena in una scatola, una sorta di microarchitettura allestita come pasto.
Al termine dei talk, come sempre la maratona video con contenuti diversi e multidisciplinari accompagna gli ospiti verso l’alba.
La manifestazione è promossa dalla rivista MAPPE, Gagliardini Editore, dall’Associazione Demanio Marittimo.Km-278 con la collaborazione del MAXXI, del Comune di Senigallia, della Regione Marche e il supporto di un’ampia rete di imprese, istituzioni e associazioni.
Demanio Marittimo.Km-278
XIII Edizione
È un progetto promosso
MAPPE
Gagliardini srl
Associazione
Demanio Marittimo.
Km-278
in collaborazione con
Comune di Senigallia
Fondazione MAXXI
Symbola - Fondazione per le Qualità Italiane
Camera di Commercio di Ancona
Confcommercio Marche Centrali
Università di Camerino, SAAD - Scuola di Ateneo Architettura e Design Eduardo Vittoria
Università Politecnica delle Marche
Ambasciata Svizzera in Italia
LINA
ideazione e cura del progetto e del programma
Cristiana Colli
Pippo Ciorra
segreteria organizzativa
Gaia Gagliardini Anibaldi
mappa in AR
Luca Di Lorenzo Latini
ufficio stampa
Alessandra Santerini
traduzioni
Elisabetta Paolozzi
media partner
Artribune
Il Giornale dell’Architettura
Untitled Association
partners tecnici
Elettrocupra
Gagliardini
Pigini Group
e con
ArthubAsia
Consorzio AAster
Quodlibet
Il Paesaggio dell’Eccellenza
Libreria UB!K Sapere Senigallia
patrocini
ADI MAM
Inarch Marche
Federazione Architetti Marche
Ordine Architetti della provincia di Ancona
Ordine Ingegneri della provincia di Ancona
Ambasciata della Repubblica del Kosovo in Italia
progetto vincitore del concorso per l’allestimento
SWIM
Teresa Puhringer
Johanna Mullins
Leonie Murero
supervisione e coordinamento tecnico per l’allestimento
PLA Studio
Emanuele Marcotullio
visual
ma:d
Massimiliano Patrignani
Monica Zaffini
website & social media
tonidigrigio.it
drink&food partner
Collesi
Lalli
Spaccio, spiriti alimenti & diversi, Senigallia
Maria Vittoria Griffoni la Cheffa
SPAZIOCORPO
Cristiana Colli
Sentire il pane che non profuma e si fa pietra di Zhanna Kadyrova, immaginare il lungo viaggio dalle montagne dell’Ucraina alla tovaglia bianca davanti al mare d’Oriente, è stato accogliere una promessa, un committment per Demanio, una parola. Una parola che non c’è ma è apparsa, un neologismo che trattiene tutto quello che è stato e quello che potrà essere. Lo spaziocorpo è quello dei diritti e del progetto, delle forme e della misura, dei paesaggi conosciuti e di quelli alieni. E’ il corpo che sente e desidera, trema e prega, il corpo libero tra le prossimità, organico e vibratile, analogo ma non assimilato, il corpo delle identità in cammino. E lo spazio è quello gentile, che avvolge e non si vede, lo spazio atteso e immaginato, pensato conquistato e condiviso. Lo spaziocorpo è una distanza infinitesima o immensa, è l’interstizio dello sguardo sul mondo. Ha tanti volti, nomi, risuoni. Sono le infinite Camere con Vista – metafore della contemplazione e della meraviglia, del mistero nei dettagli della vita minima riconosciuta negli approdi di una lunga ricerca fotografica, storico-archivistica e antropologica che arriva dal mare lungo la linea di costa, e svela la permanenza trattenuta nella spiaggia, il depositato di un’intimità pubblica che si rinnova nell’immagine. E’ Tirana, comunità di comunità cosmopolita, capitale ammirata che ha fatto dell’arte, della cultura e dell’architettura un’innovazione del modello di welfare e della cittadinanza, un orizzonte nel segno del buon governo. E’ Italo Calvino in forma di mappa, rete, infografica - rappresentazione dove spazio, immagine e parola attivano nuove letture, dove la rimembranza accoglie la stratificazione del testo e svela tutto il suo potenziale di conoscenza ed elaborazione. Lo spaziocorpo è il paesaggio italiano in cammino dove la magnificenza abbandonata e ritrovata della Sicilia, lo scarto come nuova risorsa del paesaggio toscano, le geometrie appoggiate sui muri sono enzimi di sviluppo che ricreano l’appartenenza e il senso dello stare insieme. Ma è anche il paesaggio di microscopi e telescopi, immagini enigmatiche e cangianti che abitano il confine tra linguaggi e sistemi di riferimento, in quella terra promessa tra arte e cultura, architettura, poesia scienza e filosofia. Con le neuroscienze che indagano le mappe cognitive, il corpo e lo spazio che crea artefatti culturali; con la geometria e la misura che definiscono contorni confini e simmetrie; con lo spazio come lab di esperienza e coesistenza, dove il corpo delle tute spaziali è quasi un alias tra funzione e design dove il riferimento domestico si insinua nell’inquietudine aliena. Lo spaziocorpo è l’ambito di elezione delle forme in cammino, del design che si abita, che si usa, che significa. In definitiva è quel sentirsi a casa nelle cose del mondo, tra cose che hanno cura, senso e connessione. In qualche modo è un manifesto. Un pensiero partito dai pani di pietra e ritornato sulle coste adriatiche nel segno di Enzo Cucchi – maestro dei Demanio 2023 – e nel segno dell’aria, del movimento e del respiro. Nuvole lunghe dipinte e disegnate le sue, e il ricordo tra gli altri di quel quadro “Due bei passerotti pettinati dal vento”.
Spazio
Pippo Ciorra
Per la sua tredicesima edizione Demanio Marittimo km 278 decide di occuparsi di una serie di temi tornati prepotentemente e inaspettatamente in evidenza dopo la raffica di shock che il genere umano e il pianeta che abita hanno subito negli ultimi tre/quattro anni. Alla fine degli anni dieci del nostro secolo le cose sembravano andare abbastanza lisce. Il recupero dalle crisi finanziarie procedeva in modo accettabile, le istituzioni europee decidevano varare il New European Bauhaus e quindi di mettere al centro del loro impegno l’ambiente, la creatività, la tecnologia; l’architettura e le arti procedevano una direzione fatta di pluralismo espressivo, impegno, contaminazione digitale. Proprio la transizione indolore, o almeno non contrastata, verso una presenza sempre maggiore della tecnologia a scapito del valore dei corpi sembrava un processo inarrestabile e tutto sommato non foriero di grandi pericoli, se non per qualche regista pedante che raccontava i problemi di chi si innamora di Siri. Poi all’improvviso tutto è cambiato. All’inizio del 2020 il COVID19 è venuto a ricordarci da un lato la fragilità e l’invadenza dei corpi, e allo stesso tempo di quanto fosse urgente regolare i confini dello spazio digitale con cui stavamo – stiamo – sostituendo o integrando quello fisico. Esattamente due anni dopo, come se febbraio fosse all’improvviso diventato il mese dei guai, la Russia ha invaso l’Ucraina, dando inizio a una stagione di orrori e insensatezze che non accenna a finire. Ancora corpi, quindi, anche in questo caso feriti, menomati, uccisi, ma soprattutto un ritorno feroce dello corpi, fisico, che va conquistato e tolto a qualcun altro, difeso, minato, definito da confini precisi e mobili allo stesso tempo. Tra pandemia, guerre e conseguente incremento dei fenomeni legati alla migrazione abbiamo allora dovuto tornare a occuparci dei corpi ,di cosa si possa o non si possa fare in loro assenza, di come cominciare a mediare il loro rapporto (e quello delle menti di chi li abita) con la presenza crescente della tecnologia. Sulla spiaggia Marzocca quest’anno saranno presenti molti autori – architetti, studiosi, critici d’arte - che in vari ruoli si occupano dei nuovi fenomeni che riguardano corpi e spazi, dei conflitti che sorgono, delle potenzialità che appaiono all’orizzonte delle ricerche scientifiche e creative. Uno spazio particolare è nell’occasione riservato all’edizione della Biennale Architettura che si è appena aperta a Venezia, la prima curata da una donna africana, scrittrice di fiction, appassionata di formazione (degli architetti) e del futuro dell’Africa. Con la sua mostra Lesley Lokko sembra affermare che gli architetti possono avere un ruolo molto importante nel disegnare il futuro di un continente pieno di guai e di opportunità. Curatori e autori invitati saranno in spiaggia a dirci se questo vale anche per noi, per le mille piccole afriche (siccità, sopraffazione, miseria, ma anche opportunità, gioventù, tradizioni fertili) distribuite nei nostri territori.
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