Aperture straordinarieFANUM FORTUNAE#ARCHITECTURA
Luoghi del culto, luoghi della cultura
“Nella nostra esperienza ultraventennale con la rivista siamo stati ovunque l’architettura e il progetto contemporaneo assumevano un ruolo centrale, per le persone, lo sviluppo culturale, la competitività territoriale – ha detto Vittorio Gagliardini, editore di Mappe. Oggi Fano si distingue per questa visione e questo slancio, e per questo è ua grande privilegio presentare la nostra nuova rivista in una città così orientata ai processi che noi da sempre raccontiamo”.
Fano è la città marchigiana che sta vivendo una speciale e fortunata stagione legata all’architettura, a partire dalla matrice legata a Vitruvio fino alla città-cantiere che vede molti e importanti progettisti impegnati in una vera modernizzazione a traino culturale dove il progetto contemporaneo assume un ruolo strategico di sviluppo. Per la qualità dello spazio urbano, l’accessibilità dei servizi integrati, la visione di una cittadinanza culturale legata alle forme e ai luoghi dello stare insieme. Aperta, accogliente, integrata, Fano è la città dell’architettura per eccellenza nelle Marche, anche grazie al metodo degli interventi attivati e gestiti con visione sistemica, di lungo percorso e con un organico programma di investimenti pubblici e privati che la rendono un autentico laboratorio del contemporaneo legato alle nuove edificazioni, al recycle di aree e siti, fino al ridisegno di parti che insistono sulla morfologia dello spazio pubblico. La tipologia degli interventi è varia e sfidante, si va dall’archeologia ai diversi depositi della conoscenza – biblioteche e patrimonio di cultura popolare come il Carnevale, ma anche waterfront, ex caserme che si appoggiano su un tessuto urbano di massimo pregio.
Con lo spirito che contraddistingue il sistema mappelab.it – valorizzazione e conoscenza delle realtà marchigiane e adriatiche in cammino verso metamorfosi virtuose legate ad architettura paesaggio e design – la presentazione di Mappe 16 è avvenuta a Fano il 29 aprile 2022 nella splendida, restaurata, Chiesa del Gonfalone di via Rinalducci. Il progetto è stato curato da Cristiana Colli, realizzato in collaborazione con il Comune di Fano, la Diocesi di Fano Fossombrone Cagli e Pergola, il Centro Studi Vitruviani e l’Associazione Demanio Marittimo.Km-278, e ha avuto il patrocinio degli Ordini degli Architetti di Ancona e Pesaro-Urbino. L’iniziativa si è aperta con i saluti di Massimo Seri, Sindaco di Fano, Vittorio Gagliardini, editore di Mappe e di Oscar Mei, Coordinatore Scientifico del Centro Studi Vitruviani. Francesco Benelli dell’Università di Bologna ha introdotto l’incontro con un contributo legato a Vitruvio, Fano e l’Europa, nel quale è apparso in tutta evidenza il ruolo che questo autore ha avuto nella traduzione dell’architettura come linguaggio e come primissima forma dell’identità europea. Carlo Birrozzi, architetto e profondo conoscitore della regione per aver guidato la Direzione regionale del Mibact e oggi a capo di ICCD – Istituto Centrale del Catalogo e della Documentazione – ha connesso memoria e immanenza nei processi di lunga deriva che attraversano realtà e i territori. Adriano Giangolini – Dirigente dell’Urbanistica del Comune – e Stefano Marchegiani – consigliere comunale delegato – hanno raccontato i progetti che stanno alla base delle trasformazioni della città. In particolare il concorso di idee per il nuovo parco urbano di Fano; la ri-funzionalizzazione del complesso ex Caserma Paolini; il concorso di idee per il nuovo waterfront; il Progetto della Biblioteca Federiciana che vede coinvolto l’architetto Mario Cucinella; La fabbrica del carnevale e Casa della Musica su progetto di Italo Rota; il Teatro romano.
Grazie all’impegno del Comune e della Diocesi, il progetto ha previsto anche un itinerario cittadino dedicato alla conoscenza del centro storico, con aperture straordinarie di Chiese e luoghi unici come Memo – la Mediateca Montanari – che poggia su un affascinante sito ipogeo accessibile. È stata poi visitata la Chiesa di San Francesco nota anche come Tombe dei Malatesta – la stupefacente San Galgano cittadina – e le Chiese di San Pietro in Valle, Santa Maria Nuova, Santa Maria del Suffragio, San Pietro in Episcopio, Sant’Agostino e San Silvestro Papa.