Breve-mente su di me….
Mi ritengo un prodotto dell’incertezza un incedere senza un fine ma consapevole di esistere…Vivo…
La passione per la pittura mi ha finalmente spinto fuori…
Eccomi pronto ad affrontare il mondo
Per anni ho pensato che tutta la mia arte fosse mia
Soltanto…Ora mi voglio liberare di questo
Egoismo
Stavo uccidendo le mie creazioni
Non potevo trattenerle dovevano essere libere di respirare di vivere
La mia paura il mio egoismo…Tutto questo le soffocava
Non cerco di imporre un senso cerco solo di dar parola al mio sentire
Andrea Franceschini
2006
Immensamente è il titolo della retrospettiva dedicata a Billy, Andrea Franceschini, una raccolta dei suoi lavori dagli inizi della sua carriera, un percorso in cui l’arte informale ha trovato una nuova freschezza, con le sue materie quotidiane ricoperte e aggredite dalla pittura, dall’ossidazione e dalla scrittura in alcuni casi, a partire da una particolare passione per l’opera di Burri, ma anche e soprattutto dalla sua esperienza all’Accademia di Belle Arti di Bologna con il professore Concetto Pozzati.
“Ero piccolo quando mio padre, falegname di professione, mi ha messo di fronte una tela bianca. Un gioco che ha finito per essere la mia ragione di esistenza. Come tutti i bambini il mio primo interesse era tattile, sentivo la necessità di passare il colore tra le dita per poi lasciare segni ovunque non rispettando il limite della tela, limite ora fondamentale. Prima del disegno il segno, aspetto che ha accompagnato la mia fase di ricerca primigenia. Prima del colore il pigmento con quella curiosità artigiana, vizio di famiglia… tutto poteva essere creato. Dal Liceo Scientifico, frequentato a Senigallia (An), città natale, alle Lettere per poi passare all’ Accademia di Belle Arti a Bologna, allievo di Pozzati. Studi di anatomia classica con il professor Lolli, passando per la comprensione della storia dell’arte con Guadagnini, coadiuvati dalle intuizioni di docenti come Daolio e Sproccati, hanno plasmato la mia impostazione d’artista. La conclusione, una tesi dal titolo «Il fuoco nell’arte contemporanea» (2005). Dall’intimo delle sperimentazioni, con un segno sempre più importante ed imponente, riconoscibile ed ormai distinguibile, alla presa di possesso dello spazio, sempre più convinto che l’arte possa essere espressione di esistenza. È il ruolo sociale. Dalla riservatezza alla pubblica piazza. Le opere da intime costruzioni a possibilità di nuovi intimismi per altrettanti nuovi sguardi. Le tele si fanno sempre più grandi per far fronte proprio a questa esigenza, fino all’istallazione, operazione che ho voluto tentare passando per forme plastico scultoree. Esperienze e possibilità per nuove esperienze. Indagine di un presente che ci appartiene di diritto in quanto vivi, nel tentativo di legarlo ad un futuro che può appartenerci ma non è detto che ci apparterrà. Nessuna mostra importante ma brevi e fondamentali apparizioni.”
Ex Pescheria del Foro Annonario di Senigallia
15 aprile – 22 maggio 2022
Gruppo di lavoro Associazione Lapsus Diversa Creatività
Caterina Sagrati
Gianfranco Pico Romagnoli
Andrea Sestito
Andrea Nacciarriti
Valentina Trombini
Patrocinio del Comune
di Senigallia
Installazione
Impresa Edile Spadoni Santinelli Claudio
Spazio Autogestito Arvultùra
L’artista ha saputo riattualizzare un linguaggio che ha segnato la prima parte della seconda metà del Novecento, procedendo a rinvigorirlo e a ricaricarlo di quel valore politico e dichiarativo che si era perduto, linguaggio che per anni è stato declinato al puro esercizio di stile e sottomesso alle logiche dell’interior decorating. Tra un mondo proiettato verso la figurazione e una spazialità sempre più virtuale, si è fatto spazio con la pittura del tempo e della stratificazione, del gesto e della vita, senza cedere mai alle sirene di una formalizzazione accomodante, intraprendendo un viaggio assieme a maestri inossidabili. Pur rimanendo attore del suo tempo, nel suo lavoro non mancano riflessioni relative alla speculazione sull’oggetto, ancorato a una dimensione reale e fisica, oggi più che mai necessaria, scrutandone limiti e contraddizioni, spazialità e superficie. Libero di agire e riversare intimità e passioni, è riuscito a scorgere diversi orizzonti, a produrre un segno attivo e partecipe, presente e critico, mai banale, nonostante i suoi riferimenti al passato con lo spirito di un secolo appena trascorso, animandolo al presente, contro una società arresa all’immagine.
La mostra, organizzata dall’associazione culturale “Lapsus Diversa Creatività”, con il patrocinio del comune di Senigallia, è stato il primo evento artistico ospitato nello spazio espositivo della Ex Pescheria del Foro Annonario di Senigallia, dal 15 aprile al 22 maggio 2022. Le opere raccolte sono state esposte non secondo una logica didascalica o cronologica, ma con la volontà di immergere lo spettatore nella mente e nella creatività dell’Artista. I lavori sono stati appesi a diverse altezze alle capriate dello spazio Ex Pescheria, lasciando liberi i passaggi per lo svolgimento delle attività del mercato mattutino. Lo spettatore è stato portato a scoprire la produzione artistica di Andrea Franceschini seguendo un proprio percorso, sia esso logico o totalmente emozionale, libero di muoversi nella mente dell’Artista, libero di tornare e trovare a ogni sguardo nuove prospettive. Lo spazio della Ex Pescheria, intatto e ben leggibile nei suoi rapporti architettonici e strutturali, instaura un dialogo sincrono tra arte e architettura, che, con queste modalità, si rivelano a vicenda. In questa basilica laica il vento non muoveva teli, non muoveva lenzuola o vele, ma le opere di Andrea Franceschini, che respiravano, sospese in una dimensione onirica.
I veri artisti non muoiono, continuano a parlarci, perché sono e restano “contemporanei”.