Into the archive è un panorama policromo.
È la memoria aumentata di una storia editoriale che incrocia la legacy della rivista Progetti, le prospettive della rivista Mappe e l’attivismo culturale, espositivo, relazionale di una lunga storia di narrazioni territoriali. La matrice generatrice comune è la volontà di raccontare la dorsale adriatica marchigiana, nazionale e transfrontaliera, a partire dalla filiera del progetto, un aspetto che negli anni si è radicato, si è esteso a ulteriori dialoghi disciplinari, ha dilatato il dibattito a più ambiti del sapere, oltre il mondo dell’architettura e del design.
Into the archive è la messa in scena dell’archivio come sistema di riviste – ‘Mappe’ e ‘Progetti’ – nell’incrocio disciplinare e ordinatorio in gruppi tematici come catalizzatori di idee. Saranno selezioni mirate di articoli, indice di anticipazioni, preveggenze, intuizioni capaci di produrre riflessioni sempre nuove. Il procedimento curatoriale – allargato anche a guest curator – non rispetta una gerarchia disciplinare, ma celebra le concatenazioni, le tematiche trasversali e valoriali che legano tra loro le tante eterogeneità di una lunga storia di sviluppo culturale. La mappa della metropolitana è la metafora per raccontare visivamente la metodologia applicata: le fermate coincidono con i cinquanta numeri complessivi; le linee sono i leitmotiv di volta in volta individuati.
Il primo approdo della nuova rubrica è lo spazio digitale, l’universo virtuale di Mappelab che si popolerà di contenuti, tracciati, mappe concettuali e visive che andranno ad alimentare un patrimonio immateriale in crescita perenne.
Into the archive è il punto zero di un patrimonio che si rigenera a partire da un archivio vivo, dalle matrici e dalle storie di un futuro antico, un infinito contemporaneo.