Con Mappe 20 inizia il viaggio di Into the archive. Un viaggio che ha come obiettivo la messa in scena di un’articolata geografia di articoli che si estende nello spazio e nel tempo, abbracciando i 50 numeri delle riviste Progetti e Mappe.
Come orientarsi in questo archivio? Quali strumenti usare per non perdersi tra saggi, rubriche, progetti, oggetti, racconti e interviste? La risposta è nell’uso di percorsi tematici basati su azioni come toccare, colorare, riciclare, mangiare, produrre, divertirsi o scomparire.
Le azioni servono a mettere in moto, scuotere, provocare e attivare. Le azioni intrecciano, congiungono, ricollegano fili e discorsi aperti, donando nuovo senso a un patrimonio immateriale vasto e articolato. Questo vero e proprio procedimento curatoriale non rispetta gerarchie disciplinari, ma celebra le concatenazioni e le tematiche trasversali, che legano tra loro le tante eterogeneità di una lunga storia editoriale. La mappa della metropolitana è la metafora perfetta per raccontare visivamente la metodologia applicata: le fermate coincidono con i cinquanta numeri complessivi; le linee sono i temi-azioni di volta in volta individuati.
La prima messa in scena dichiara subito l’espediente teatrale: la finzione scenica è essa stessa teatro. Come un narratore che sceglie come soggetto del suo romanzo il romanzo stesso, CONNETTERE è un gioco di rimandi tra contenitore e contenuto, tra metodologia e argomento, tra struttura e forma. CONNETTERE è un meta-tema, è sia l’azione fisica del progetto Into the archive che il tema scelto per questo primo viaggio archivistico, dove il verbo si sfalda in sfumature diverse di significato, per raccontare connessioni fisiche, percettive, effimere o metaforiche. Ponti e passerelle, tatuaggi urbani e trame d’arte, ma anche piazze fisiche e virtuali come piattaforme di interazione. CONNETTERE connette il mondo analogico a quello digitale, paesaggi astratti a territori concreti, Mappe a Progetti.
Le pagine che ospiteranno la rubrica Into the archive saranno le fluide pagine di mappelab.it. In un rovesciamento di gerarchie, lo spazio digitale diventa luogo e le pagine cartacee di Mappe un riflesso tratteggiato di una realtà che vive la sua pienezza nell’etere. Da un lato collegamenti e contenuti in crescita perenne. Dall’altro un collage sintetico, che visivamente restituisce il valore di questo inconsapevole cadavere squisito.