Alla fine del 2020, Chris Rocchegiani incontra virtualmente Anya Jasbar e le racconta del suo legame con la Germania e del suo desiderio di confrontarsi con il pensiero e l’arte del Nord Europa. Vista l’impossibilità di arrivare a Berlino per il progetto curatoriale e residenza d’artista Laimun, Chris Rocchegiani partecipa al programma di residenza online, in attesa di un suo spostamento fisico, da Jesi a Berlino. La Ripetizione è la prima selezione di opere nata dalla conversazione tra Anya Jasbar e Chris Rocchegiani. Questa conversazione, attivata vivacemente dallo scambio di materiali e libri, ha preso corpo negli spazi espositivi di P145, a Berlino nel dicembre 2021. Il nome racconta il recente percorso poetico e concettuale delle due artiste. Una ripetizione è infatti il compiersi nuovamente di qualcosa, come un gesto o un’azione. Una ripetizione è il ripasso di argomenti scolastici non del tutto compresi o una lezione privata per recuperare concetti che l’apprendimento tradizionale non aveva reso abbastanza accessibili. Il respiro si ripete, e ci consente di vivere, ma lo fanno anche i gesti che con “naturalezza” si compiono nel lavoro o in casa, e che sono forgiati dalla cultura alla quale apparteniamo.
Le opere incluse nella mostra La Ripetizione dialogano tenendo presente alcune delle fasi fondamentali dello sviluppo e della percezione della donna nella società contemporanea, oscillando tra analisi del gesto e dell’ordine, e la sua sovversione, l’uscita dalla regola. Se le opere di Anya Jasbar tendono a evidenziare e analizzare le regole che costituiscono certe ripetizioni e le limitate possibilità nella vita di una donna, la risposta di Chris Rocchegiani è la messa in discussione della regola stessa, attraverso il gesto e l’esplorazione di quello che c’è al di fuori del comando, dell’imposizione, e perfino al di fuori del corpo. È attraverso i nodi che Chris Rocchegiani crea un legame indispensabile tra le sue opere e quelle di Anya Jasbar. Nodi a volte stilizzati, a volte fuori dalla traccia; nodi che interpretano il gesto e il movimento; nodi che si ispirano al corpo, come quello nell’opera di Anya Jasbar “Ripetizione (l’abitudine)”, e si ripetono nello spazio, come un mantra.
Un altro argomento fondamentale per questa conversazione tra le due artiste è l’educazione femminile, come possibilità o ostacolo nell’autodeterminazione della donna. L’opera di Anya Jasbar, “Le bulletin scolaire”, è tratta da una selezione di pagelle che l’artista ha trovato e collezionato negli anni. Nelle opere pittoriche di Chris Rocchegiani le figure sovra-terrene e quelle non umane sembrano rubarci alcuni strumenti di lavoro (il telaio, il ferro da stiro), forse per liberarci e svincolarci dalla routine, o forse per provare una qualche sensazione “umana” con tutti i suoi rischi annessi. Nella sua produzione, Chris Rocchegiani cerca di capire quali sono i suoi limiti e che cosa è possibile controllare, come evidente nell’opera “Registro” e le sue 16 variazioni del registro delle spese. Esponendosi all’errore, liberandosi dalla regola, l’artista cerca di trovare un equilibrio tra l’ordine e l’esperienza. Di riflesso, le opere foto-testuali di Anya Jasbar, “L’ordine è l’abitudine” e “La disciplina”, lavorano sulla possibilità di riappropriarsi delle parole e cercano di evidenziare alcune strutture imposte dalla società, unendo materiali d’archivio del mondo tessile-femminile a quello della manualistica militare. Partendo spesso da riviste o documenti d’epoca, le opere rileggono il passato, riflettendo sull’attuale condizione del lavoro e della produzione, e sul concetto della donna come generatrice, biologica e creativa, la sua figura ideale e la sua conformità a questo ruolo.
Anya Jasbar
Artista, curatrice, co-fondatrice del progetto editoriale Ahorn Books (ahornbooks.com) e direttrice di Laimun (laimunresidency.com), progetto curatoriale e residenza d’artista, con il programma internazionale tra la Sardegna e Berlino.
Chris Rocchegiani
Artista, graphic designer, co-fondatrice del duo CH RO MO, insegnante di Basic Design all’Unicam SAAD di Ascoli Piceno.