PU.Ra (Pesaro-Urbino Razionalista) è una mostra che invita a osservare con sguardo rinnovato alcuni gioielli architettonici del Razionalismo italiano degli anni ’20 e ’30 del secolo scorso. Potrebbe intendersi come una dichiarazione d’amore nei confronti del progetto d’architettura, un’azione superflua e per questo necessaria. Tra i suoi obiettivi possibili vi è quello di osservare e studiare un gruppo ristretto di architetture civiche, realizzate nella provincia di Pesaro-Urbino, degne di nota per motivi semplici e non ulteriormente riducibili. Ovvero per il loro registro formale, opportuno e mai ridondante, per la loro capacità di integrarsi all’interno di un determinato tessuto urbano, di proseguirlo, per la loro capacità di confermarsi oggi come elementi chiari, comprensibili, ordinatori. Questi edifici, nella maggior parte dei casi, vennero progettati da giovani talentuosi architetti, che si sfidavano per mezzo di concorsi pubblici, i quali divennero uno strumento certamente decisivo al fine di decretare la qualità media del progetto d’architettura in Italia, all’epoca intesa come arte di stato, mai come pratica professionale al ribasso. Chissà se sia realmente possibile intendere anche il più umile dei manufatti umani come opera politicamente neutrale? Ineluttabilmente, la Costituzione Italiana del 1948, fondata su di un ragionevole sentimento antifascista, sancì una sorta di abbandono del bagaglio culturale e architettonico lasciato in dote dal Ventennio. Eppure ciò che viene rimosso spesso non è altro che un qualcosa che non si è in grado di comprendere, a cui non si è in grado di attribuire un valore, positivo o negativo che sia. Il rimosso sopravvive e si alimenta proprio grazie a una condizione di cecità, più o meno consapevole. PU.Ra si è posta di fronte a queste “cose”, a questi volumi di materia finemente composti, ritenendosi immune da possibili derive interpretative, permettendosi di analizzare scientificamente queste opere dell’umano ingegno. Si sono studiati i dettagli, le finiture, osservati i chiaroscuri durante il corso delle giornate e delle stagioni. Architetture silenziose, apparentemente senza qualità, si sono infine rivelate per quello che sono: opere poco pretenziose, animate da rari virtuosismi, quasi esatte nella loro purezza. Sarebbe ingenuo credere di poter operare questo genere di ricerche in ogni ambito dello scibile, eppure è questa l’aspirazione massima. Indagare le viscere della teoria come della pratica architettonica, della sua storia, fatta di progettisti, ancor prima di donne e di uomini, delle loro scelte, non solo progettuali. Questa indagine, questa modesta e forse velleitaria antologia, si affida alle mani di chi vorrà intraprendere un percorso analogo – non di certo ugualmente declinato — in grado di custodirne gli intenti, rilanciandoli almeno di qualche passo in avanti.
Persone Percorsi Progetti
dove
Pesaro
progetto di
Warehouse of Architecture and Research
Credits
PU.Ra/Pesaro-Urbino Razionalista
Pesaro, Musei Civici
Palazzo Mosca
aprile 2021
committente
Comune di Pesaro
progettisti
Warehouse of Architecture and Research:
architetti Gabriele Corbo
Jacopo Costanzo
Valeria Guerrisi
collaboratori:
Eugenia Di Biase
Cristina Tascioni
foto delle architetture in mostra
Anton Giulio Onofri
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