Città

Fabriano dal distretto industriale alla città creativa Città Creative Unesco

Mappe °15


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Fabriano ha imboccato la strada che segna l’epocale passaggio dalla città postindustriale ad un’ altra forma di città che Unesco definisce “creativa”e rappresenta in Italia un caso di studio particolarmente importante, a cui il Network sta dedicando la ricerca “Culture for Sustainable City” presentata alla Conferenza Habitat III 2016 di Quito.

In particolare Fabriano sta dimostrando come la cultura e creatività delle città, la loro forza identitaria e la loro tensione all’innovazione, agiscono nelle nuove politiche di sviluppo urbano sostenibile, sempre più orientate ad un atteggiamento progettuale e non puramente reattivo. Il confronto delle esperienze di numerose altre città del Network che hanno già compiuto il salto generazionale dalla prima fase, puramente attrattiva dei lavoratori della conoscenza, alla seconda fase in cui la città genera creatività, sviluppo economico e nuova partnership pubblico-privata, mette in luce le condizioni perché l’economia creativa funga da leva per la rigenerazione urbana, agendo sui fattori vitali delle città, sul capitale identitario e su quello umano, sulla nuova manifattura e sulla formazione: potrebbero essere definite “Creative Fab Cities”, “Creative Cities 3.0” fondate su 3C: Cultura, Comunicazione e Cooperazione.

Lo scenario della crisi globale e il mutamento delle politiche urbane nell’era della transizione richiede di progettare e gestire nuove città e nuovi cicli di vita più creativi, in grado di agire come propulsori di nuove politiche urbane per uscire dalla crisi. Città che usino in maniera creativa l’energia rinnovabile e i trasporti, che cambino il modo di abitare gli spazi pubblici e che tornino ad essere luoghi di manifatture e non solo di servizi. Città che agevolino la nuova alleanza tra dimensione digitale e dimensione fisica, tra decisori informati e cittadini attivi.

Il saluto del Presidente Mattarella
Momenti della Conference e sessione di lavoro

La città sta dimostrando tutte le potenzialità e al contempo le contraddizioni di uno sviluppo economico del territorio derivate dalla contaminazione tra il settore della manifattura tradizionale e quello delle imprese culturali e creative. È noto che le Marche sono la regione italiana con la più alta densità di imprese manifatturiere ed una delle prime regioni d’Europa, ma l’evoluzione dei mercati degli ultimi anni ha indotto modificazioni profonde nel tessuto produttivo regionale, rendendo necessari nuove analisi dello sviluppo economico locale. Sono altresì note le debolezze strutturali tipiche del sistema manifatturiero marchigiano: un tessuto produttivo costituito essenzialmente da piccole e piccolissime imprese, che operano in settori “maturi”, con bassa propensione agli investimenti in ricerca e sviluppo e rapporti con gli altri attori di filiera, basati principalmente sulla rigidità del contratto di subfornitura. Ciononostante, le imprese che meglio hanno saputo reagire alle difficoltà dei mercati sono quelle che si sono imposte un cambio di paradigma e l’avvio di un percorso di crescita fondato sulla capacità di innovare prodotti, processi e modelli organizzativi; sono quelle che hanno puntato sulla qualità, sull’innovazione, sulla creatività, mantenendo sempre un forte legame con il territorio, valorizzando i saperi locali, salvaguardando l’ambiente ed i luoghi di produzione.

Sono le imprese che meglio sono riuscite a trasfondere questi fattori, che nel complesso costituiscono il capitale culturale di un territorio, nel contenuto di design, nella forza e riconoscibilità del marchio, nella capacità di incorporare valori, stili di vita, storia e tradizione nei propri prodotti: in altre parole, che hanno saputo recuperare quei fattori competitivi propri del made in Italy che vengono richiesti dai mercati non solo dei paesi avanzati, ma anche di quelli emergenti.

Pagine 178-183 photocico

XIII UNESCO Creative Cities Conference

La candidatura

Fabriano ha perseguito con determinazione l’obiettivo di ospitare le Città Creative UNESCO, come tappa di un percorso di rigenerazione urbana iniziato con il Festival Poiesis (2008-2012), evento internazionale di contaminazione tra arti, punto di partenza del rapporto tra Fabriano e l’UNESCO. Fin dal principio la città ha inteso il ruolo di Host City come un’occasione per se stessa,per il territorio regionale e per il Paese, vetrina delle migliori progettualità e idee presenti in Italia: da questi intenti, per la prima volta, il meeting annuale del network è assurto allo status di “Conference”. Fabriano è stata nominata Host City della XIII Annual Creative Cities Conference il 2 luglio 2017, durante l’Annual Meeting a Enghien Les Bains ed il progetto dell’evento è stato presentato nella giornata finale del XII Annual Meeting di Cracovia e Katowice.

La XIII Conference Unesco è stata promossa dal Comune di Fabriano, coordinata dalla Fondazione Aristide Merloni, curata e sostenuta da Maria Francesca Merloni, UNESCO Goodwill Ambassador, diretta da Vittorio Salmoni Focal Point di Fabriano Creativa e da Carlo Pesaresi Project Manager, con la collaborazione di numerosi soggetti pubblici e privati, che hanno rappresentato un vero e proprio sistema della creatività regionale: la Regione Marche, la Camera Unica di Commercio, la Provincia di Ancona, la Fondazione Carifac. Ariston Thermo e Banca Intesa sono stati i main sponsor, a cui si sono associati anche Fondazione Fabriano Fedrigoni, Whirlpool, Faber. La collaborazione con il Museo Statale Hermitage di San Pietroburgo ha permesso a Francesca Merloni di portare a Fabriano per l’occasione la Madonna Benois di Leonardo Da Vinci.

Concerti ed eventi della Conference: Ramin Bahrami, FORM Ensamble con Maria Francesca Merloni.
Vento d’Oriente
Le Città dell’Orsa:
le Marche nella Conference UNESCO
Eventi collaterali: performance di Paolo Fresu

Lo sviluppo della Conference

La XIII Annual Conference delle Città Creative UNESCO si è sviluppata attraverso un intenso programma di attività preparatorie, che hanno coinvolto sia la cittadinanza di Fabriano e il territorio delle Marche, sia partner creativi nazionali e internazionali. La Città di Fabriano è stata coinvolta e aggiornata costantemente sullo sviluppo delle attività attraverso i tre “Step”, incontri pubblici organizzati in collaborazione con gli stakeholder del progetto, in cui sono stati presentati i diversi aspetti della Conference, promossi progetti di partecipazione attiva, come il percorso di accelerazione “Mentore”, rivolto a 12 startup cittadine, bandi rivolti a creativi nazionali e internazionali.

La Conference di Fabriano è stata inoltre promossa in numerosi eventi nazionali e internazionali, tra cui gli UNESCO Urban Dialogues durante il World Day of Cities, a Parigi, Urbanpromo e BIT-Borsa Italiana del Turismo, a Milano, agli incontri presso le Ambasciate Italiane di Berlino e Parigi. Attaraverso la intensiva strategia di comunicazione, coordinata da Comin&Partners, l’evento ha raggiunto un elevatissimo grado di diffusione internazionale, e sul web sono stati superati, solo nel mese di giugno, le 2.500.000 impressioni su Facebook e le 5 milioni di impressioni su Twitter.

Programma e profilo della Conference

“La Città Ideale” è stato il riferimento culturale scelto per la Conference, attorno al quale si sono condensati idee e casi sulle policies delle città del futuro, centrate sul carattere “Anti-fragile”, ovvero la capacità di reagire alle catastrofi umane e naturali, a partire dai climate changings, addirittura migliorando la propria condizione iniziale. Nel cuore della città, sono stati allestiti i “Padiglioni della Creatività”, spazi rappresentativi delle sette categorie del network e collocati in luoghi simbolici, realizzati attraverso un concorso di idee aperto ad architetti delle 9 Creative Cities Italiane, e da queste animati con progetti di cooperazione internazionale:

Crafts and Folk Art
Museo della Carta / Milk Train (Roma) a cura di Fabriano / Carrara
Cinema
Cinema Montini / C28 (Fabriano) a cura di Roma
Design
Le Conce / Schicchi / Diotallevi (Fabriano) a cura di Torino
Gastronomia
Mercato Comunale Lascialascia (Milano) a cura di Parma / Alba
Letteratura
Biblioteca / Marcotullio (Jesi) a cura di Milano
Musica
Le Conce / Diverserighe (Bologna) a cura di Bologna
Media Arts
Piazza / Media Arts Center a cura di Enghien Les Bains

Accanto ai 7 Padiglioni, sono stati allestiti 2 “Padiglioni speciali”, rappresentativi del profilo culturale e identitario della Conference di Fabriano:

Rinasco
Palazzo del Podestà Archisal (Ancona) a cura di Francesca Merloni e animato dalla Fondazione Aristide Merloni
Paper Pavilion
Antica Cartiera Fondazione a cura di Fondazione Fedrigoni Verona

La Conference Unesco
L’evento si è svolto dal 10 al 15 giugno 2019 con la partecipazione di circa 500 delegati di 180 città della rete provenienti da 72 paesi. Ad inaugurare l’iniziativa è intervenuto il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella con il Ministro della Cultura Alberto Bonisoli, e il V Segretario Generale UNESCO. Successivamente il Forum dei Sindaci, aperto dal Kynote del Sindaco di Milano Giuseppe Sala, ha registrato la partecipazione di più di 90 sindaci di grandi metropoli e di piccole località agricole, di città millenarie e di centri di nuova fondazione sparsi in 72 paesi del mondo, in un confronto dal format televisivo, moderato da Beppe Severgnini, concentrato su temi dello sviluppo urbano sostenibile ispirati dall’Agenda Onu 2020.

5 workshop tematici hanno messo a confronto le policies delle Città Creative UNESCO con l’esperienza di esperti locali e internazionali sul ruolo della cultura nello sviluppo urbano.

Sessione 1 – Leveraging Culture for Education: moderata dalla Fondazione Scuola Beni Culturali, con la presenza di Praia (Cabo Verde), Chiang Mai (Thailandia), Praga (Repubblica Ceca), Bucheon (Corea del Sud);
Sessione 2 – Stimulating Innovation: moderata dal Prof. Maurizio Carta, Scuola Politecnica dell’Università degli Studi di Palermo, con la presenza di Macao (Cina), Geelong (Australia), Dakar (Senegal), Guadalajara (Messico), Galway (Irlanda), Dundee (Regno Unito);
Sessione 3 – Fostering Economic Growth and Entrepreneurship: moderata dal Prof. Donato Iacobucci, Università Politecnica delle Marche e coordinatore scientifico della Fondazione Aristide Merloni;
Sessione 4 – Building on the Power of Culture for Inclusiveness: moderata da Pietro Marcolini, Presidente di ISTAO con la presenza di Bamyian (Afghanistan), Nassau (Bahamas), Norrkiping (Svezia), San Cristobal de Las Casas (Messico);
Sessione 5 – Creative Cities for Environmental Sustainability: moderata dal Professor Benno Albrecht, IUAV, con la presenza di Porto-Novo (Benin), Tsuruoka (Giappone), Paraty (Brasile), Gaziantep (Turchia), Torino (Italia).

Eventi collaterali
Durante la Conference, si sono svolti anche numerosi eventi collaterali con un programma che ha tenuto insieme musica, arte, danza, visioni, teatro, new media, riflessioni sulle prospettive future dell’urbanesimo globale e le ultime frontiere dello sviluppo umano sostenibile: una sfida raccolta, tra gli altri, da personalità come Massimo Cacciari e Antonio Forcellino, Giuseppe De Rita, Romano Prodi, Enrico Letta, Beppe Severgnini e da artisti del calibro dei Cameristi della Scala, Nicola Piovani, Paolo Fresu, Daniele di Bonaventura, Neri Marcorè, Enrico Nigiotti, Fabrizio Bosso, Giovanni Ceccarelli, Marcello Allulli, Diego Borotti, Monica Fabbrini ed il coro dei Vox Cordis, oltre che artisti provenienti da tutto il mondo per il primo Festival delle Città UNESCO della Musica.

L’influenza della Conference sulla Regione si è concretizzata con il Progetto delle Città dell’Orsa, 7 città marchigiane unite in una ideale costellazione disegnata sul territorio regionale: Ancona (Cinema), Ascoli Piceno (Design), Fermo (Artigianato), Macerata (Media Arts), Pesaro (Musica), Recanati (Letteratura), Senigallia (Gastronomia), che ha consentito ai delegati UNESCO di confrontarsi con gli operatori creativi del territorio e di assistere ad uno spettacolo simultaneo, trasmesso in diretta, tra i teatri e le piazze delle 7 città ospiti.

A coronamento della Conference, la mostra della Madonna Benois, opera chiave del giovane Leonardo da Vinci, voluta da Francesca Merloni, curata dallo stesso direttore dell’Hermitage M.B.Piotrovskij, coordinata da Villaggio Globale ed allestita da Archisal. L’esposizione è stata visitata da più di 12.000 persone, tra cui il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

Padiglioni della Creatività

Paper Pavilion
progetto e cura di
Fondazione Fedrigoni, Verona

Letteratura
progetto di Emanuele Marcotullio
a cura di Milano

Musica
progetto di Diverserighe
a cura di Bologna

Rinasco
progetto di Archisal
a cura di Francesca Merloni / Fondazione Merloni, Fabriano

Cinema
progetto di C28
a cura di Roma

Crafts and Folk Art
progetto di Milk Train
a cura di Fabriano/Carrara

Media Arts
progetto di Media Arts Center
a cura di Enghien Les Bains

Gastronomia
progetto di Lascialascia
a cura di Parma/ Alba

Design
progetto di Paolo Schicchi, Riccardo Diotallevi
a cura di Torino

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