
Il territorio marchigiano è pervaso di spiritualità mariana e il Santuario di Loreto simboleggia il suo cuore pulsante, in quanto custode di una delle testimonianze più preziose della cristianità nel mondo: la Santa Casa di Nazareth. A pochi chilometri di distanza da Loreto sorge un altro importante santuario mariano, il Santuario di Campocavallo di Osimo dedicato alla Beata Vergine Addolorata, sorto alla fine del XIX secolo su progetto dell’architetto osimano Costantino Costantini (1854-1937) a seguito di eventi prodigiosi e per questo motivo meta di incessanti pellegrinaggi. Il progetto ha riguardato l’individuazione di un percorso pedonale e ciclabile, denominato “cammino delle famiglie”, che unisce questi due importanti poli cultuali dedicati a Maria. Emerge quindi la valenza spirituale del percorso in grado di ispirare tutti coloro che da Osimo a Loreto, e viceversa, lo percorreranno lentamente a piedi oppure in bici, soffermandosi ad ammirare il paesaggio caratterizzato dalle dolci colline marchigiane e dalle pianure ordinate e coltivate. Luoghi che custodiscono la memoria del passaggio di migliaia di pellegrini che nei secoli dall’entroterra hanno raggiunto Loreto. Il tragitto individuato è lungo circa 13 km e si sviluppa nella bassa valle del fiume Musone da Osimo a Loreto. È suddiviso in otto tappe, caratterizzato da tratti per lo più pianeggianti escludendo l’ultima frazione più impegnativa che da via Impaccio sale verso Loreto. Per capire quale poteva essere il tracciato più adatto sono stati espletati numerosi sopralluoghi nei territori dei tre comuni interessati dal suo passaggio: Osimo, Recanati e Loreto.
Alla fine è stato individuato un percorso connotato da antichi luoghi di culto preesistenti in forma di edicole votive (chiamate in gergo figurette o madonnette) e chiese di campagna. Chiese e figurette, poste solitamente negli incroci delle carreggiate, rappresentavano la rete della spiritualità nel territorio; luoghi simbolici e apotropaici in grado di “proteggere”, secondo le credenze popolari, i campi coltivati dalle calamità naturali e le persone dalle malattie. Offrivano anche “protezione” ai viandanti e ai pellegrini nonché un momento di sosta per la preghiera. Per dare un’idea del fenomeno, dalla catalogazione delle edicole sparse nel territorio di Osimo, contenuta nel volume curato da Annalisa Appolloni e Anna Paola Martini Edicole votive del territorio osimano, Osimo 2001, risultano ancora esistenti oltre 45 manufatti devozionali costruiti per lo più in mattoni intonacati, caratterizzati dal volume semplice, coperto a doppia falda, con nicchia centrale che contiene l’immagine sacra. Questa è la tipologia ricorrente, ma sono presenti anche quadri e teche appese agli alberi che contengono le immagini sacre riportanti soprattutto il ritratto della Beata Vergine di Campocavallo. Il “cammino delle famiglie” si è posto l’obiettivo di legare tra loro tre edicole antiche, scelte per la loro posizione strategica lungo il percorso e perché particolarmente legate alla pietas popolare: due edicole storiche in contrada Ricciola e la terza in contrada Addolorata, con altrettante tre nuove edicole votive appositamente progettate e realizzate per offrire uno spazio di preghiera e di riflessione. Ognuna di esse ricade in ognuno dei tre territori comunali coinvolti e scandisce il percorso offrendo un momento di sosta lungo il cammino.
La nuova edicola votiva è caratterizzata dalla piazzetta centrale ellissoidale che, come un’agorà, diventa un punto di incontro. I due bracci semicircolari delimitano la zona centrale pavimentata e individuano il luogo dove il viandante e il pellegrino si possono fermare. Richiamando la tipologia degli altri manufatti presenti nel territorio, al centro dello spazio si eleva l’edicola votiva caratterizzata dalla classica copertura a timpano con la sottostante nicchia all’interno della quale si trova l’immagine devozionale dedicata alla Sacra Famiglia. Nel sacro recinto ci si sente uniti e legati al percorso spirituale facendo riemergere l’antico rito di un culto comunitario e popolare che affonda le origini nella storia più antica del territorio. L’insieme, caratterizzato dallo stile tradizionale, è realizzato con struttura in cemento armato rivestita in mattoni di recupero faccia a vista sia negli alzati che nella pavimentazione.
Quest’ultima riporta al centro la corsia in marmo travertino che sottolinea l’asse longitudinale della composizione architettonica; anche le sedute semicircolari e il basamento dell’edicola sono rivestiti con lastre di marmo. Per rendere più strutturato ed individuabile il percorso, ognuna delle otto tappe, identificate con le tre edicole antiche, le tre edicole nuove e le due chiese del Prodigio e della Madonna delle Brecce, riporta un apposito pannello dove si trovano il nome del luogo e il QR code collegato direttamente al sito www.ilcamminodellefamiglie.com, dove si possono leggere tutte le informazioni necessarie per conoscere meglio il percorso e la sua storia. Il “cammino delle famiglie” è stato inaugurato nel mese di aprile 2023. Per la sua realizzazione è stato concesso un contributo straordinario da parte della Regione Marche nell’ambito del sostegno alle attività promozionali dell’anno giubilare 2020 per il rilancio del turismo religioso a seguito della pandemia Covid-19.




