Il concept nasce dal sogno del committente di realizzare un negozio-laboratorio in un palazzo storico di Jesi come coronamento della sua trentennale attività di orafo. Il negozio è inserito al piano terra dello storico palazzo dell’ex-Appannaggio (già convento delle Clarisse) lungo corso Matteotti. Il locale di 200 mq complessivi si divide in un’area adibita a negozio situata a piano terra e un’area adibita a laboratorio e magazzino situata al piano interrato.
L’accesso dal corso Matteotti al negozio presenta una galleria, realizzata tramite l’arretramento delle vetrine e della porta d’ingresso rispetto alle due aperture presenti sulla facciata del palazzo, dove troviamo riparo e possiamo apprezzare i gioielli esposti nelle teche e nelle vetrine mentre iniziamo a scoprire le finiture del locale che si estendono fino all’esterno. In una delle due vetrine è presente “l’acquario”, una grande teca espositiva di cristallo fluttuante divisa da una mensola in acciaio spazzolato in finitura ottone.
L’altra vetrina è caratterizzata da cinque teche con tiranti sospesi dal soffitto. Una volta attraversato l’alto portone d’ingresso in vetro e acciaio effetto ottone realizzato su misura, ci troviamo nella prima metà del negozio vivendo la sensazione di essere avvolti da una finitura continua opaca color creta che parte dal pavimento in microcemento spatolato, prosegue sulle pareti a tonachino calce del brenta e si chiude sul soffitto a botte intonacato e illuminato dal basso, dandoci l’impressione di essere all’interno di un cofanetto di gioielli. L’uniformità di questa scatola cementizia ma dall’aspetto morbido è interrotta dall’inserimento di elementi espositivi, realizzati artigianalmente, in acciaio spazzolato in finitura ottone, legno laccato e cristallo, che sorgono dal pavimento e dalle pareti. Questo colore metallizzato è stato ripetuto anche in alcune porzioni di pareti per ampliare l’effetto prospettico e conferire all’ambiente un tono elegante e dinamico.
Un grande arco divide il negozio in due parti. Nella seconda troviamo un lungo tavolo fluttuante per la vendita, delle teche espositive sospese dal soffitto e altre che emergono dalla parete. Tre espositori da pavimento sono posti davanti a un arco con sfondo dorato, che ospita la scala per accedere al piano interrato. Dal soffitto scende la “nuvola”, un’installazione composta da 175 lame di ottone di varia lunghezza appese a una rete metallica e illuminate da spot perimetrali.
Il progetto enfatizza la forma longitudinale del locale per mezzo di travi orizzontali aeree, l’utilizzo di un’illuminazione sobria e lineare e la disposizione di teche espositive che creano assi di riferimento e prospettive centrali. Questo senso di orizzontalità ottenuta non annulla la verticalità del soffitto a botte, la cui presenza rimane grazie alla finitura omogenea e ai vari elementi sospesi che creano un collegamento visivo e concettuale. Il pavimento in microcemento continua sulle scale e prosegue fino al piano interrato dove sono presenti dei soffitti a crociera a mattoncini sapientemente restaurati. In questo piano, riservato al personale, troviamo il laboratorio dell’orafo, un bagno, un ufficio e un locale adibito a magazzino. Il risultato complessivo del progetto è quello di proporre un luogo fortemente materico ma elegante dai toni caldi ed accoglienti, cercando di immergere lo spettatore in una dorata atmosfera onirica.