Proprio lì
Cristiana Colli
Sull’autostrada d’acqua dei desideri e dei conflitti, dei migranti dei pellegrini e dei viaggiatori; sul corridoio che apre ai Balcani e al Mediterraneo; sulla spiaggia per sempre del mare orientale in viaggio verso Sud; sugli immaginari e le geografie, sugli incroci e le sapienze, lì approdano infrastrutture utili. Le infrastrutture utili sono i software, gli hub contemporanei, gli enzimi con nome e cognome — sono le persone, i paesaggi, i progetti, i processi. Sono le reti di connessione. A partire dalla spiaggia — il confine fisico e concettuale che resta l’essenziale piattaforma di senso, lo spazio di rappresentazione e di narrazione — la seconda edizione di DEMANIO MARITTIMO. KM—278 conferma e perfeziona il format, racconta esperienze, sperimenta alleanze, avvia concorsi, cantieri e committenze multidisciplinari site specific. E concentra lo sguardo sulla scena adriatica delle due sponde — professionale, artistica e autoriale — come inevitabile visione e proiezione di questo progetto in movimento. Può allora accadere che in una notte d’estate — per il tramite della cultura e del progetto — la centralità temporanea di Marzocca aggiorni files e sistema operativo, e che i molti e i diversi riconoscano in quel processo il senso dello stare insieme e di una nuova comune responsabilità.
Demanio.2
Pippo Ciorra
Al suo secondo anno Demanio Marittimo non può più essere una festa estemporanea del design e delle arti e deve cominciare ad assumersi alcune responsabilità. La prima è quella di confermare una vocazione bifronte, già emersa con chiarezza nella prima edizione, legata da un lato al territorio adriatico allargato e a una pubblicazione locale e dall’altro ai temi e alle figure globalmente rilevanti dell’architettura, delle arti visive, del design. La seconda è quella di proporsi come un collettore ampio e veloce di idee, personalità creative,istituzioni e soggetti vari. La terza è quella di offrire una piattaforma di collaborazione alle infrastrutture del sapere, della ricerca e della produzione avanzata. Le università, i centri di ricerca, le aziende più votate all’innovazione, le istituzioni più attente, devono trovare qui un punto di scambio e di progettazione comune. Demanio Marittimo vuole infine impegnarsi direttamente nel sostegno e nella promozione dei progetti e dei nuclei creativi più interessanti, sia andando a cercare le figure di maggior rilievo, nelle Marche, in Italia, nella scena adriatica internazionale, nel mondo, sia promuovendo instancabilmente le generazioni più giovani e intraprendenti, l’unica arma che abbiamo per far sì che il paese, e con lui
il suo universo progettuale, torni ad accelerare il passo.
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