Riqualificazione urbana
- Mappe N°22

Tradizione ceramica step by step La scalinata Leopardi di Ascoli Piceno

Mappe °22


Articolo letto da 823 persone


Dieci ceramisti locali hanno impreziosito con la loro arte le alzate della scalinata pubblica che unisce corso Vittorio Emanuele II a via Candido Augusto Vecchi. Questa nuova scenografia urbana, promossa dal Comune di Ascoli Piceno, si apre ai turisti e ai cittadini lungo il frequentato corso che collega la stazione al centro storico di Ascoli Piceno e intercetta gli sguardi curiosi di chi entra in città da est.

Inaugurato il 10 luglio 2024, il lavoro corale di Andrea Fusco, Anna Maria Falconi, Barbara Collina, Barbara Petrelli, Barbara Tomassini, Cinzia Cordivani, Giulia Alesi, Giuseppina Di Spurio, Luciano Caponi e Patrizia Bartolomei – artisti componenti dell’associazione ArtAp nata nel 2022 – si esprime in 884 mattonelle di dimensione 15×20 cm, ritmate da raffigurazioni che richiamano la tradizione artistica del territorio. Scorci ascolani, figure e stilemi del Crivelli, stemmi della Quintana e tipiche vedute vernacolari si alternano a decorazioni naturalistiche e astratte, scandite dal componimento in dialetto ascolano “Ascoli miè bella” del maestro Emidio Cagnucci.

L’intervento realizzato dalla ditta Panichi, secondo in lunghezza solo alla scalinata di Caltagirone, si configura come la vetrina più importante per una città come Ascoli, strettamente legata alla ceramica tanto da entrare nella rete delle “Città della Ceramica”. Il museo civico dedicato – Museo dell’Arte Ceramica inaugurato nel 2007 – occupa il chiostro della romanica chiesa di San Tommaso. Racconta una storia che affonda le sue radici in epoche arcaiche – italica, romana e altomedioevale – ma soprattutto nei bacini in maiolica rinascimentale del XV secolo e si estende ai giorni d’oggi attraverso l’abate olivetano Valeriano Malaspina e la fabbrica settecentesca di maioliche nel Monastero di Sant’Angelo Magno, o ancora la famiglia Paci con Giorgio (1763-1811), i figli Luigi e Domenico e i nipoti Emidio e Giorgio, fino alle manifatture Matricardi e F.A.M.A.

foto Davide Quaresima

Articoli Correlati


link to page

Architettura

- Il Racconto
Giorgio Morpurgo

di Gianni Volpe

link to page

Editoriale

- Into the archive
Into the archive #0

di Luca Di Lorenzo Latini

link to page

Architettura

- Mappe N°22
Restaurare lo spazio sacro
link to page

Architettura

- Progetti temporanei
Una macchina scenica per conoscere la Torre HEKLA
link to page

Bookcase

Victor J. Papanek

di Manuel Orazi

link to page

Racconti

Strutture non standard parte I
link to page

Rivista

- Mappe N°16
Mappe °16
link to page

Architettura

- Comunità
Casa Montessori Chiaravalle

di Cristiana Colli

link to page

Eventi

- Demanio Marittimo.km-278
Spaziocorpo

di Cristiana Colli Pippo Ciorra

link to page

Architettura

- Nuove costruzioni
Semplicità formale e connessioni urbane
link to page

Architettura

- Nuove costruzioni
Un luogo di lavoro poetico e tecnologico
link to page

Progetti

- Rigenerazione sociale e urbana
Marzocca Re-Lab

di Cristiana Colli

Vuoi entrare nella nostra Community?