
Se si pensa a un’elegante via di una cittadina marittima a vocazione turistica sviluppatasi negli anni del primo novecento con un fiorire di architetture liberty unifamiliari con i loro giardini, allora si riesce a immaginare una delle vie più belle di Porto San Giorgio: viale della Vittoria. Dopo quelle prime realizzazioni, nei decenni successivi al dopoguerra, la via ha continuato il suo sviluppo con la costruzione di ulteriori edifici unifamiliari destinati alla residenza, con caratteristiche aderenti al proprio periodo costruttivo. Il caso in oggetto è il recupero di una delle abitazioni unifamiliari suddette, realizzata negli anni 80, per essere riqualificata e convertita in un edificio plurifamiliare. L’approccio all’intervento è partito da un’immersione ideale nella bellezza e nell’eleganza originaria del luogo: questo imprinting ha determinato il punto di vista su come trattare il recupero.
Il progetto di ristrutturazione, che comportava anche un ampliamento di sopraelevazione, ha virato verso la ricerca di un linguaggio armonico con la vocazione di tranquillità, piacevolezza, contatto con la natura e il mare, che sono i tratti essenziali
e originari del luogo. Ciò non doveva però cadere nella nostalgia o nel ripiegamento: era piuttosto importante la ricerca di un linguaggio contemporaneo, lontano dalle ripetizioni stereotipate, atto a comunicare e realizzare, per i futuri fruitori, un’architettura che rispondesse alle esigenze di bellezza e contatto con il naturale nonché in grado di soddisfare le aspettative dell’abitare contemporaneo. Il progetto si è quindi sviluppato scegliendo decisamente di abbandonare le caratteristiche tipologiche e concettuali dell’immobile esistente, quali la struttura in cemento armato, tamponamento in laterizio, rivestimento con mattoncini a faccia vista.
Il ricorso all’utilizzo di strutture leggere in acciaio e la tamponatura in legno X-LAM ha permesso di ridisegnare un nuovo skyline dell’edificio esistente, trasformando il tradizionale volume abitativo in una nuova architettura contemporanea caratterizzata da un deciso linguaggio comunicativo: i materiali utilizzati per esterno si fanno portavoce e un’espressione dell’architettura stessa, così che all’elegante intonachino bianco del cappotto esterno, si accosta la raffinata espressività di una pietra basaltina sabbiata e posata a secco sulle pareti dei loggiati, posta a boiserie sino a ricoprire le porte di ingresso delle unità abitative. La finitura color corten, scelta ed utilizzata per rivestire le “quinte” e tutti manufatti metallici presenti, equilibra, scalda e caratterizza il mood materico scelto e rappresenta il perfetto legante armonico con il contesto del verde viale della Vittoria e le cortecce degli alti e numerosi alberi di pino.

È cosi che prende forma e si concretizza il pensiero progettuale volto a realizzare un nuovo contenente architettonico, espressione di una precisa filosofia di “casa” e focalizzato altresì nel prezioso obiettivo di realizzare quattro unità abitative rispettose delle singole privacy. Una filosofia di casa che altro non è che espressione di uno stile di vita, il modo di vivere e condividere gli spazi di relazione, ma anche l’interpretazione degli spazi privati, degli ambienti di lavoro domestico e per molti di passione come la cucina. L’intervento progettuale conclude la sua evoluzione comunicativa nello sviluppo e ricerca dei dettagli nel progetto di interior design dell’unità abitativa piano attico. Gli stessi materiali esterni svolgono, in questo caso,
un importante ruolo di continuità linguistica progettuale: è così che lo stesso rivestimento in pietra basaltina sabbiata prosegua un percorso di rivestimento esterno–interno senza soluzione di continuità, additando le pareti come elemento di “segno” attraverso la sua semplice espressività materica, in piena armonia con l’ampio lastrico esterno. Il dialogo interno-esterno continua attraverso le mirate scelte progettuali, con ampie vetrate alternate a stretti tagli di luce verticali, così come orizzontali in copertura: il tutto a regalare, attraverso la luce, emozioni continue da ogni angolo della casa, sia di giorno che di notte. Gli arredi, oltre che assecondare le chiare esigenze pratiche della committenza, sono progettati e studiati nella forma, selezionati nei materiali e colori, risultando essere naturalmente complici del risultato comunicativo finale. Ed è così che l’utilizzo di un prepotente frassino tinto scuro entra in morbido dialogo con il rovere termotrattato a pavimento posato a spina, con il rivestimento grigio della pietra basaltina e l’acciaio della cucina, il tutto legato tra loro da un leggero sottofondo di cornice classica e da caldi tessuti di velluto.









